- 4 agosto 2015 - Nei luoghi del mito, il romanzo “La Dea di Morgantina – Il ritorno della Madre Terra”
- 31 luglio 2015 - Hotel Garden: incendio durante i festeggiamenti per una cerimonia
- 30 luglio 2015 - Gli “Spandau Ballet” al Sicilia Outlet Village il 30 Agosto
- 30 luglio 2015 - Ampia Attività Formativa ad Agira presso l’ERIS con Garanzia Giovani
- 30 luglio 2015 - Il gelo di melone, un dessert fresco e gustoso tipico della pasticceria Siciliana
- 30 luglio 2015 - Il “Rocca di Cerere Geopark” verso il riconoscimento Unesco
- 29 luglio 2015 - On. Maria Greco sull’ elezione del presidente dell’ SRR di Enna “ I sindaci giovani e nuovi portino elementi di innovazione e positività gestionale”
- 28 luglio 2015 - Mario Alloro: Applicare le norme sui requisiti per CDA Irsap
- 28 luglio 2015 - Udc Sicilia: nella nuova Segreteria Regionale “under 40″ l’Avv. ennese Laura Marsala
- 28 luglio 2015 - Ennese denunciato a Caltanissetta per porto di coltello di genere vietato
Per il caldo si disallineano i binari e i passeggeri sono costretti a scendere a Enna
— 21 luglio 2015 | |“Per me, oggi, è stato un calvario viaggiare in treno. Prima il ritardo di 50 minuti, poi il disallineamento dei binari. Era la prima volta che percorrevo il tratto Catania-Palermo a bordo del minuetto”. A dichiararlo è Giuseppe, un ragazzo catanese che stamattina per lavoro si è trovato costretto a raggiungere il capoluogo siciliano. E come già si sa, dopo il crollo del Viadotto Himera sulla A19 non è proprio una passeggiata.
All’andata l’attesa, al ritorno la telefonata di Giuseppe ai familiari: “Ritardo perché i binari del treno si sono disallineati a causa del caldo e quindi siamo fermi ad Enna”.
Intorno alle 18, infatti, è arrivata come una doccia gelata la comunicazione del capotreno agli altoparlanti: “Signori dovete scendere, non possiamo proseguire la corsa sui binari quindi aspetterete gli autobus che fra un’ora arrivano da piazza Armerina e così potrete tornare a Catania”.
Neanche a dirlo si è alzato un mormorio notevole fra i passeggeri che oltre al gran caldo della giornata, improvvisamente si sono trovati a piedi a distanza di 90 chilometri da casa.
“Ho scelto di partire con il treno delle 7.38. Sembrava tutto perfetto – continua Giuseppe – ma alla fine, tra un problema e un altro mi è sembrata una giornata interminabile. Adesso sto aspettando l’autobus e non ho idea dell’ora in cui arriverò a casa”.
Tutti i passeggeri stanno, quindi, attendendo i pullman ma la temperatura scotta e gli animi non sono per nulla sereni. A causa del disguido, infatti, sono state annullate tutte le corse successive e per stasera la Sicilia sarà più divisa di sempre…