- 15 gennaio 2015 - Enna: Lezioni di primo soccorso per i giovanissimi della Scuola Elementare
- 15 gennaio 2015 - Pietraperzia: si schiantano con l’auto tre giovani
- 15 gennaio 2015 - “NOI CON SALVINI” – Assemblea domenica per Enna e Caltanissetta
- 14 gennaio 2015 - Agira: Giovedi alle 19,00 Consiglio comunale sulle problematiche scolastiche
- 14 gennaio 2015 - Sinergia Alfano – Miccichè per salvare la Corte d’Appello di Caltanissetta e Enna
- 14 gennaio 2015 - Trovati mamma e figlio cadaveri in una casa
- 14 gennaio 2015 - Arrestato per una tangente Funzionario dell’Ispettorato Agricoltura
- 14 gennaio 2015 - “Tutela delle vittime di violenza”, Corso di formazione ASP – Associazione Donneinsieme Sandra Crescimanno
- 13 gennaio 2015 - Nicosia, i Carabinieri e il Corpo Forestale sequestrano un impianto di calcestruzzo: scoperti scarichi abusivi.
- 13 gennaio 2015 - Ultimora: Va al Comune e uccide l’amante della moglie
La pericolosa dipendenza dagli smartphone
— 1 gennaio 2015Gli smartphone sono diventati un’ossessione per sempre più persone. Tra notifiche Facebook, chat su Whatsapp o nuove foto da guardare su Instgram passiamo sempre più tempo con lo sguardo rivolto verso un oggetto che una volta serviva per telefonare. Secondo uno studio dell’università di Bonn un numero rilevante di utenti passa anche 6 ore al giorno sullo smartphone, una dipendenza che inizia al mattino con la sveglia e finisce con le ultime chat scritte mentre siamo a letto.
DIPENDENZA DA SMARTPHONE - In Germania è stato condotto per la prima volto uno studio sulla dipendenza da smartphone. L’università di Bonn ha creato una App, Menthal, che permette di misurare quanto tempo passa un utente sul proprio smartphone, e quali applicazioni utilizza. 200 mila persone hanno scaricato Menthal, un numero enorme che ha permesso ai ricercatori universitari di estrarre un campione assai significativo di 5 mila casi. Grazie alla valutazione di questi dati è stato rilevato come la maggior parte delle persone che hanno scaricato Menthal stanno circa 3 ore sul proprio smartphone. In media l’app più utilizzata è Whatsapp, per 35 minuti giornalieri che servono per scrivere messaggi o leggerli. 15 minuti su Facebook, 5 minuti per Instagram e circa mezz’ora per i giochi. Sullo smartphone invece le telefonate sono diventate marginali, visto che mediamente si chiama per 10 minuti al giorno. Anche gli sms tradizionali sono diventati sempre meno utilizzati. Il 12% del campione passa ben 6 ore sul proprio smartphone, controllato praticamente ogni 10 minuti.
SMARTPHONE COME UNA SLOT MACHINE - Uno degli autori dello studio dell’università di Bonn, Christian Montag, ha paragonato la dipendenza da smartphone di molte persone a quella dei ludopatici per lo slot machine. Una dipendenza che rischia di essere pericolosa, portando le persone a trascurare aspetti fondamentali della loro vita sociale. Lo smartphone provoca inoltre sensazioni spesso negative, come ansia e preoccupazioni, generate anche dall’uso compulsivo delle comunicazioni permesse dalla possibilità di esser sempre connessi online. Per i psicologi dell’università di Bonn chi soffre di questa dipendenza dovrebbe introdurre nelle proprie giornate alcune abitudini rimosse dagli smartphone, come svegliarsi con una sveglia tradizionale, controllare l’ora con un orologio da polso oppure ascoltare la musica con un lettore Mp3. Piccoli accorgimenti per ridurre la centralità degli smartphone nella nostra quotidianità, ed estraniarsi dalla connessione perenne garantita da questi dispositivi.