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Da Hallowen a Holyween: Dalla notte delle streghe alla notte dei Santi
— 23 ottobre 2015 | |Il fenomeno Halloween arrivato a noi dalla cultura celtica e da tradizioni pagane, ormai si è imposto violentemente nella nostra realtà sociale, ridicolizzando così il principio cristiano della comunione dei santi. Il mondo dell’occulto definisce la notte del 31 ottobre il giorno più magico dell’anno, il capodanno di tutto il mondo esoterico e le cronache internazionali ogni anno sono piene di fatti terrificanti che avvengono in questa notte. E’ grave preparare ed abituare le nuove generazioni al culto dell’orrore, della violenza, e rendere “normali” e divertenti figure orride e ripugnanti, fantasmi, vampiri, streghe e demoni, con la finta motivazione di esorcizzare e superare la paura della morte. “Non vogliamo essere bigotti, retrogradi o fare delle campagne di censure – afferma don Pasqualino di Dio – ma con verità, bisogna dichiarare che oltre ad non essere rispettate le nostre tradizioni, lo scopo del fenomeno Halloween è la diffusione di una mentalità magica cui a volte inconsapevolmente o ingenuamente attraverso feste, party o “carnevalate” ci si accosta. Halloween, fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore cercando di boicottare la ricorrenza in cui vengono ricordati i Santi e la commemorazione dei fedeli defunti in un appuntamento di marketing e di business del macabro. Tutto questo pian piano è entrando anche nelle scuole ed è promosso come un gioco istruttivo dagli educatori. Quando vediamo i nostri figli copiare l’americano “scherzetto o dolcetto” e chiedere le caramelle di casa in casa, tutto ciò pare inoffensivo e divertente, ma non stiamo associandoli, senza essere coscienti, a un rituale pagano? Si verifica a volte che nelle scuole si festeggia Halloween e si neghi di allestire il presepe a Natale. La sera del 31 ottobre tante parrocchie stanno organizzando varie iniziative per celebrare “Holyween- la notte dei Santi” attraverso veglie di preghiere e serate di evangelizzazione. Una notte in preghiera è la vera sfida controcorrente alle notti insensate che spesso vivano tanti giovani cercando felicità nella direzione sbagliata. La parrocchia del Carmine di Gela da sei anni organizza una veglia di preghiera che ha inizio alle ore 21 con la Celebrazione Eucaristica, l’Adorazione Eucaristica con la possibilità di accostarsi alle confessioni fino a tarda notte. “Dobbiamo guardare i santi e i nostri cari defunti, – continua don Pasqualino – cioè il mistero della morte in modo luminoso, con lo sguardo rivolto verso il Cielo. Da anni invitano i fedeli ad esporre non scheletri o fantasmi, maschere mostruose, zombi insanguinati o zucche vuote ma il volto più bello della chiesa e della nostra terra: i Santi. I Santi ci ricordano che la santità è ancora possibile se diventiamo persone capaci di dare un significato forte alla nostra vita, capaci di trasformare il mondo partendo dalle piccole cose di ogni giorno. La festa di tutti i Santi ci porta a celebrare il Santo di cui portiamo il nome, è anche la festa di ognuno di noi, chiamati alla santità. La mentalità del mondo oggi spesso ci inganna facendo apparire la santità come qualcosa di straordinario e di irraggiungibile da parte delle persone comuni. In realtà essa rappresenta un traguardo che Dio ha posto, e reso accessibile, a tutti i credenti in Cristo. La santità non si commisura dai miracoli e dai fenomeni mistici straordinari, che molte volte l’accompagnano, ma dall’eccelso grado di carità verso Dio ed il prossimo. La santità consiste nel trasformare le cose ordinarie in straordinarie.”
Don Lino di Dio