Mentre a Palermo sono in corso le ultime febbrili trattative per la composizione del quarto governo presieduto da Rosario Crocetta, continua “l’altalena” di dichiarazioni che riguardano il Nuovo Centro destra. Dopo il pronunciamento favorevole all’ingresso in Giunta dei deputati del gruppo parlamentare all’ARS, erano arrivati i distinguo dei parlamentari nazionali (Bosco e Pagano) e successivamente “i niet” di Alfano e Dore Misuraca.

Ma l’intesa per l’entrata di Ncd nel Crocetta quater è in una fase molto avanzata; il capogruppo all’ARS Nino D’Asero e il deputato regionale messinese Nino Germanà, oltre al sottosegretario Giuseppe Castiglione sarebbero comunque propensi per entrare, sebbene attraverso una soluzione “intermedia”, ovvero tramite un tecnico d’area; il nome è già individuato: si tratta del docente universitario messinese Francesco Vermiglio, già comunicato a Crocetta, insieme ai nomi di Giovanni Pistorio e Gianluca Miccichè che completano la triade di Alleanza Popolare (Ncd + Udc).

Oggi arriva l’ulteriore dichiarazione del deputato nazionale Alessandro Pagano:

“Alcune ricostruzioni di stampa continuano a sostenere che Ncd è pronto a entrare nella nuova giunta Crocetta, con già annesso il balletto delle deleghe da assegnare. Personalmente mi attengo all’ultima riunione di partito, alla presenza del presidente Schifani, durante la quale è stato assicurato che Ncd non ha e non avrà niente a che vedere con il governo e la gestione amministrativa di Crocetta. Del resto le dichiarazioni di Alfano erano state inequivocabili, un no categorico anche a qualsiasi rappresentanza anche attraverso una figura tecnica”.
“Vigileremo affinché queste intenzioni siano rispettate. Crocetta è inaffidabile – prosegue Pagano – è un Marino al cubo, con la differenza che in questi anni è stato sostenuto da poteri forti che si sono ammantati di legalità sia a livello politico che imprenditoriale, speculando sul ‘sangue’ della Sicilia, “vampirizzando” la Regione. Non farò sconti e non risparmierò bordate quotidiane. Fermo restando l’impegno a sostenere quelle riforme nell’interesse del bene comune, che davvero servono ai siciliani, e la stima e il rispetto individuale per chi sarà chiamato a formare la nuova Giunta”, conclude Pagano.