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E la Volkswagen rimase a piedi…

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Volkswagen_logo_2012.svgMilioni di veicoli che circolano in America con un software irregolare caricato sulla centralina elettronica, una possibile multa di miliardi di euro, un procedimento penale che si sta preparando contro il colosso tedesco, il titolo che perde in borsa percentuali a due cifre, e noi?

Noi dobbiamo aiutarli e batterci per loro. Perché? Non per spirito europeo, la Germania non ne ha, ha mandato sul lastrico la Grecia e ha quasi rovinato noi, ma per vantaggio personale. Innanzitutto colpire duramente la Volkswagen significa colpire l’economia tedesca e quindi colpire anche noi che speriamo di essere trainati dalla locomotiva tedesca. Poi c’è l’aspetto occupazionale. In attesa che sistemino i siriani nelle fabbriche la Germania assorbe molta nostra disoccupazione. Vogliamo che non sia più così?

Il nostro scopo, in quanto italiani, dovrebbe essere quello di tutelare in qualche modo l’azienda automobilistica, con buona pace di Marchionne che investe in Brasile, e sperare che il colpo si senta forte e chiaro nelle stanze della Merkel perché, mettiamocelo bene in testa, finché lei sarà lì, finché la politica tedesca non cambia, per l’Italia non ci sarà futuro.

di Luca Galante

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