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Nessun aiuto per il commercio, di Luca Galante

Galante-Luca

Riceviamo e pubblichiamo:

Il 2015 di questo governo si chiude con uno sconsolante zero nella casella degli aiuti ai commercianti per venir fuori dalla crisi. Sono state dette molte sciocchezze: riduzione delle tasse, semplificazione nelle procedure di licenziamento, ma in realtà è necessario prendere atto di una cosa… Per questa classe politica il commercio al dettaglio può anche morire.

Fagocitato dalla grande distribuzione, massacrato dalle tasse e dalla burocrazia, colpito dalla crisi dei consumi, nessuno se ne importa un bel niente.

La crisi ha distrutto in questo settore centinaia di migliaia di posti di lavoro, famiglie mandate sul lastrico da una pressione fiscale enorme ed una burocrazia asfissiante. Alcune tipologie di negozi, come gli alimentari, sono quasi scomparse, altre, come i parrucchieri, i bar ed alcuni tipologie di abbigliamento, sono progressivamente sostituite da attività gestite in modo miracolosamente redditizio da extracomunitari che fiscalmente, se non proprio fisicamente, scompaiono dopo un paio di anni.

A tutto questo non è stato posto rimedio.

Nulla è stato realmente fatto riguardo la pressione fiscale

Nulla è stato fatto per ridurre la burocrazia

Nulla è stato fatto per migliorare i servizi, tra tutti la giustizia civile ed i trasporti

La piccola ripresa dei consumi è stata assorbita dai centri commerciali e dagli outlet che ormai propongono gli sconti prima e dopo le festività e dalle grande catene commerciali che sono le uniche a potersi permettere, mantenendoli alti soprattutto al nord, gli affitti principeschi richiesti nei centri storici delle città.

Dopo la crisi di tangentopoli il commercio al dettaglio ebbe una nuova vita, dopo questa crisi probabilmente le trasformazioni negative che subirà potrebbero essere irreversibili ma poi non venite a lamentarvi delle città buie e pericolose, delle aggressioni, delle violenze, del calo del gettito fiscale, del calo di valore degli immobili con il conseguente impoverimento delle famiglie. Se nulla viene fatto le conseguenze sono facilmente immaginabili.

Luca Galante

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