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Sicilia Ospedali:Vescovi “Salvaguardare le zone disagiate e periferiche”

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Caltagirone: Ecco il comunicato finale della Conferenza episcopale siciliana riunitasi a Caltagirone.

I lavori, presieduti da Mons. Salvatore Gristina e svoltisi presso l’Hotel Villa Sturzo a Caltagirone, sono stati preceduti dalla Giornata Regionale delle Famiglie, celebrata domenica 11 settembre, nella Diocesi calatina e organizzata dall’Ufficio regionale di Pastorale Familiare in occasione del Bicentenario di fondazione della stessa. I Presuli delle Diocesi di Sicilia sono stati presenti nelle parrocchie calatine già dalla mattina, guidando le catechesi su uno dei cinque verbi del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze “In Gesù Cristo il nuovo Umanesimo”: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare e sul sostantivo “creato”. La Liturgia eucaristica con le famiglie presso il Giardino pubblico è stata presieduta dal Card. Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

1. FORMAZIONE PERMANENTE DEL CLERO Mons. Andrea Bruno Mazzocato, Arcivescovo di Udine, Segretario della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita consacrata della CEI, ha presentato ai vescovi la problematica circa la Formazione Permanente del clero . Riferendosi agli aspetti della FP emersi nell’assemblea CEI del maggio 2016, ha sottolineato la stretta connessione tra formazione iniziale del presbitero e FP, la paternità episcopale, la cura della vita interiore e la regola di vita, la FP all’amministrazione dei beni ecclesiastici. Il presule ha insistito particolarmente sul tema della regola di vita del presbitero.

2. CENTRO MADRE DEL BUON PASTORE Don Calogero Cerami, direttore del Centro Madre del Buon Pastore per la formazione del clero, ha delineato le attività svolte dal Centro e quelle in cantiere per il prossimo anno pastorale. In premessa don Cerami ha sottolineato come la relazione con il presbiterio accompagna “il passaggio da un’immagine del presbitero declinata al singolare a un esercizio del ministero segnato da una forma plurale”. Solo se crescono esercizi di comunione, di discernimento e di corresponsabilità pastorale, si crea il clima per una vita più condivisa, momenti di fraternità ed esperienze di vita comune. Solo una Chiesa che cammina sinodalmente può diventare casa di relazioni fraterne nel presbiterio. Lo stesso mandato che conferisce il vescovo ai presbiteri assegnando loro un ufficio pastorale, non può essere inteso in senso individualistico, ma come partecipazione alla missione del vescovo e della Chiesa tutta. Perché ciò avvenga non è solo necessario un rinnovamento del Clero, ma un rinnovamento della Chiesa a partire dalla sinodalità e che non resta più frutto di disquisizioni teologiche o accademiche, ma impegno serio e concreto di tutto il popolo santo di Dio. Don Cerami ha esposto il cammino svolto nell’anno trascorso con le diverse attività di formazione sia in favore dei diaconi permanenti che dei presbiteri delle diocesi di Sicilia e le iniziative in programma per il 2016/17. Tra queste, i Vescovi di Sicilia hanno convenuto di incontrarsi dal 18 al 22 settembre 2017 per un corso di esercizi spirituali dell’episcopato.

3. GIOVANI E LAVORO Nella prospettiva del prossimo convegno delle Chiese del Sud su “Giovani e Lavoro”, su cui hanno relazionato Mons. Michele Pennisi e Don Piero Sapienza, Direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro dell’Arcidiocesi di Catania e delegato CESi per il medesimo convegno, è emersa la preoccupazione dei Vescovi per la grave situazione occupazionale che riguarda una molteplicità di settori: dall’agricoltura alla pesca, all’edilizia, al settore del pubblico impiego, ecc. Particolare attenzione è stata posta alla formazione professionale dei minori in obbligo scolastico che in questi ultimi anni ha subito un notevole calo di alunni e il conseguente licenziamento di molti docenti e operatori a causa delle inadempienze della Regione Siciliana.

4. STRUTTURE SANITARIE IN SICILIA Il depotenziamento delle strutture sanitarie in Sicilia che garantiscono ai cittadini il diritto alla salute e la paventata chiusura di alcuni presidi ospedalieri, destano apprensione e preoccupazione. I Vescovi auspicano che i criteri di riorganizzazione della sanità siano ispirati alla dignità della persona umana, salvaguardando le zone disagiate e periferiche della nostra regione.

5. NUOVO ANNO SCOLASTICO Aprendosi in questi giorni il nuovo anno scolastico, i Vescovi rivolgono un particolare augurio a studenti e docenti che si avviano a vivere una nuova tappa dell’avventura educativa, che consentirà loro di progredire insieme nella crescita umana e culturale, personale e collettiva per un futuro migliore. I vescovi manifestano apprensione per il fenomeno, purtroppo in aumento, della dispersione scolastica che espone i ragazzi a numerosi e gravi rischi di sfruttamento e devianze.

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