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- 29 settembre 2015 - On. Maria Greco (Pd): cogliere le opportunità della nuova legge regionale sull’ Acqua bene pubblico
On. Maria Greco (Pd): cogliere le opportunità della nuova legge regionale sull’ Acqua bene pubblico
— 29 settembre 2015 | |“Tutelare i diritti dei cittadini in un momento di particolare crisi e cogliere da parte degli amministratori locali tutte le opportunità offerte dalla nuova legge regionale sull’ acqua come bene pubblico per garantire un servizio migliore”.
A sostenerlo è stata l’ On. Maria Greco durante il suo intervento, apprezzato dai presenti anche perché la Greco ricopre la carica di sindaco di Agira, in occasione dell’ incontro promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori – Circolo San Michele di Caltanissetta su : “Acqua Pubblica” e l’applicazione della legge regionale n. 19 del 11 Agosto 2015 sulla Disciplina in materia di risorse idriche e sul tema dei rifiuti (riciclo e differenziata). L’incontro si è tenuto, presso la sala “Foyer” del Teatro Comunale Margherita, a Caltanissetta.
Durante il suo intervento, particolarmente apprezzato con applausi scroscianti, l’ On. Maria Greco ha evidenziato il suo impegno a favore dell’ acqua come bene pubblico attraverso alcuni provvedimenti amministrativi, nello specifico nella qualità di sindaco di Agira ha emesso tra i primi atti un’ ordinanza nei confronti dei cittadini di divieto del distacco dei contatori idrici e sospensione dell’erogazione dell’acqua potabile. Il provvedimento è scattato a seguito delle azioni messe in atto dalla società “Acquaenna” ente gestore del servizio idrico in provincia, i cui tecnici hanno provveduto, in casi di morosità tributaria di alcuni utenti, alla sospensione dell’erogazione dell’acqua potabile ai nuclei familiari.
“L’ordinanza sindacale – ha detto l’ On. Maria Greco – impone il divieto assoluto di procedere al distacco dei contatori idrici e alla sospensione dell’erogazione di acqua potabile su tutto il territorio del Comune di Agira ai nuclei familiari, assicurando, comunque e in ogni caso, ad ogni individuo l’uso di almeno 50 litri pro-capite giornalieri”.
Le iniziative di natura amministrativo hanno visto il primo cittadino agirino ricorrere recentemente anche dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per impugnare la deliberazione n°2 del 26 giugno 2015 del Commissario Straordinario e Liquidatore dell’ATO Idrico 5 di Enna e revocare l’accordo bonario sottoscritto il 25 giugno scorso con “Acquaenna S.p.A”. per il recupero delle quote non versate del canone di funzionamento dell’autorità d’ambito.
Infine presto il consiglio comunale di Agira sarà chiamato a deliberare un’ ordine del giorno per dare mandato all’ amministrazione comunale di rescindere il contratto con “Acquaenna S.p.A” per inadempienze contrattuali.
Sul versante della tutela dei diritti l’ On. Greco ha portato a conoscenza dei presenti l’ invio di una lettera all’ Autorità per l’ energia, il gas e il sistema idrico, evidenziando la problematica relativa agli addebiti eccessivi, doppia fatturazione, sovra canoni legati al cambio di misuratori. Nella comunicazione si chiede l’ avvio dei procedimenti istruttori per accertare eventuali violazioni del codice del consumo.
Al dibattito sono intervenuti la Dott.ssa Antonella Leto, responsabile regionale del Forum siciliano Movimenti Acqua e Beni Comuni, il deputato nazionale On. Giuseppe Lauricella, e il Dott. Carlo Garofalo, Forum Acqua e Beni Comuni (Enna).
La recente riforma varata dall’ Ars tende a incentivare l’affidamento al gestore pubblico: innanzitutto è la stessa assemblea dell’Ato a scegliere il proprio modello gestionale, che comunque va individuato attraverso procedure di evidenza pubblica. In secondo luogo il ricorso a privati è possibile solo nel caso si dimostri più conveniente rispetto a quello pubblico. Scompaiono poi, rispetto al passato, le convenzioni pluridecennali: ogni affidamento potrà durare un periodo non superiore a nove anni
La legge lascerà agli enti locali, associati o consorziati, la possibilità di affidare il servizio secondo le varie forme previste dalla normativa nazionale ed europea, ma lasciando l’acqua un bene pubblico e intoccabile.