Cultura

Enna: Presentato a Sala Cerere il libro “Castrogiovanni e i Chiaramonte” di Salvatore Presti

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Nella Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte, alla presenza di un numeroso pubblico, attento e motivato, si è conclusa la quinta giornata dell’VIII edizione della Festa del Libro e della Lettura con la presentazione della monografia di Salvatore Presti dal titolo “Castrogiovanni e i Chiaramonte – Metamorfosi di un Palazzo Trecentesco”.  L’evento, organizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri, Comitato di Enna, la FIDAPA, sezione di Enna e l’Accademia Pergusea, si è avvalso delle relazioni di due personalità del mondo culturale ennese: Rocco Lombardo, storico dell’arte, saggista e presidente della “Dante”, e Salvatore Chiello, docente e scrittore. Ha moderato l’incontro un nome di spicco del giornalismo professionale, già redattore delle pagine della Cronaca di Enna del Giornale di Sicilia, Antonio Ortoleva, il quale ha esordito dicendo che “l’autore, con questo secondo volume, ha confermato i suoi interessi letterari su argomenti di storia patria”. Con il saluto istituzionale il sindaco della città, Maurizio Di Pietro, ha voluto ringraziare Salvatore Presti, che da tecnico comunale curò la direzione dei lavori di ristrutturazione e di riuso dei locali prima adibiti a sede del Tribunale.

03 “È stato – ha aggiunto – ‘testimone’ dell’ultima ‘metamorfosi’ di questo storico complesso monumentale, riconsegnato alla Città così come oggi lo vediamo, in una veste che rispecchia il ruolo che ebbe in passato”. Leggendo il volume – ha confessato – di avere appreso tante cose sullo splendido Palazzo, ed ha concluso dicendo che Enna, oltre al Castello, la Torre Ottagonale, il Duomo, ha anche altri edifici d’importanza storica: il quattrocentesco Palazzo Pollicarini, e i secenteschi Varisano e l’ex monastero dei Benedettini, che con il Chiaramonte possono dare maggiore valenza nel panorama turistico della nostra città. Fenisia Mirabella, dopo l’iniziale saluto a nome del comitato organizzatore della Festa del Libro, che ha visto nei giorni scorsi la partecipazione di eccellenti nomi della letteratura per l’infanzia, ha sottolineato che questa giornata si conclude nella Sala Cerere, con la presentazione del libro di Salvatore Presti, un saggio che può e deve diventare “strumento di didattica per la conoscenza della storia locale”. È seguito il saluto della presidente della sezione ennese della FIDAPA, Silvana Sutera, la quale si è detta lusingata di essere stata coinvolta in questo evento. Con la cultura, ha concluso, si possono avere anche riscontri economici significativi. Rocco Lombardo, autore della presentazione del volume, nel porgere i saluti a nome del Comitato della Dante Alighieri, da lui presieduto, ha detto d’intervenire anche a nome di Nino Gagliano, presidente dell’Accademia Pergusea. Preliminarmente ha spiegato quindi il ruolo del sodalizio e l’inserimento del volume del Presti nella “Collana dell’Accademia”. Con l’ausilio di slides, raccolti e proiettati da Federico Emma, Lombardo ha illustrato tutte le opere pittoriche presenti nelle Sale Cerere e Proserpina, annotando che “queste Sale possono diventate delle Gallerie d’arte”. Ha illustrato inoltre le opere conservate nell’attigua chiesa di San Francesco d’Assisi, dove si trovano pitture e affreschi murali ed una ricca quadreria, le cui foto sono in parte presenti nel libro, in appendice.

08Ha richiamato, infine, l’attenzione dell’uditorio su un quadro su tavola, raffigurante l’Epifania, attribuito a Simone de Wobreck, risalente alla seconda metà del ‘500, (per alcuni studiosi d’epoca quattrocentesca), che si presume proveniente dall’antica cappella dei Chiaramonte dedicata a S. Andrea. Salvatore Chiello – autore della prefazione – ha esordito dicendo che il saggio del Nostro rappresenta un nuovo racconto della storia di Enna. “Egli ci narra le vicende e la ‘metamorfosi’ di un palazzo trecentesco appartenuto ai Chiaramonte in un testo organico, nato dalla ricerca di notizie e riferimenti che, senza la sua preziosa opera, sarebbero rimaste delle informazioni sparse nei vari testi di storici locali”. “L’autore – grazie al suo racconto – ci fa percorrere le sale, gli atri, le logge e i saloni di un Palazzo poi diventato Convento di S. Francesco d’Assisi, con la monumentale omonima chiesa edificata sulla antica cappella di Sant’Andrea, che rappresenta un puntuale riferimento del tessuto sociale e monumentale della città. La monografia – ha concluso – non può non essere tenuta in considerazione quale strumento didattico divulgativo per una conoscenza rapida e coerente della storia di Enna del secondo millennio, attraverso la dinastia dei Chiaramonte”. Alcune pagine del libro sono state lette con bravura e grazia dalle attrici Dora Milanesi e Rosaria Verdino tra una relazione e l’altra. Un breve profilo sull’autore Salvatore Presti – da oltre quindici anni impegnato a pubblicare ‘pezzi’ giornalistici su fatti, avvenimenti, ricorrenze, personaggi, tradizioni, ed anche attualità – è stato tracciato da Antonio Ortoleva che ha specificato: “è stato anche collaboratore delle pagine locali del Giornale di Sicilia per quasi dieci anni (dal 2005 al 2014) mentre ero redattore, una collaborazione apprezzata soprattutto dai lettori”. L’autore, visibilmente commosso, prima di salutare e ringraziare tutti gli intervenuti, gli organizzatori, il moderatore e i relatori, ha raccontato le diverse ‘scoperte’ (opere pittoriche e affreschi murali, cunicoli ecc.) fatte durante il corso dei lavori. “L’uscita di questa monografia –  ha detto – cade a trent’anni dall’inaugurazione della Sala Cerere, avvenuta il 28 febbraio 1987, durante la sindacatura di Michele Lauria”. Hanno partecipato, oltre al Sindaco, l’assessore alla pubblica istruzione Paolo Di Venti e il comandante della Guardia di Finanza, colonnello Giuseppe Licari.

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