Cronaca

Carabinieri: celebrata ieri alla parrocchia di Monte Salvo la “Virgo fidelis”,

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Celebrata ieri solennemente presso la parrocchia di Monte Salvo la “Virgo fidelis”, la ricorrenza annuale della “Vergine fedele”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, titolo mariano su cui poggia la nota allegoria, “Nei secoli fedele”. Presenti le autorità civili e militari ad iniziare dal prefetto Maria Rita Leonardi, il presidente del Tribunale Giuseppe Ferreri, il sostituto procuratore della Repubblica Augusto Francesco Rio,il vice sindaco Angelo Girasole, il vice questore vicario  Antonella Paglialunga, il tenente colonnello Sebastiano Scandurra per la Guardia di Finanza e il dott. Stefano Blasco per la Polizia locale. La festività ha avuto culmine con la celebrazione della santa messa presieduta dal sacerdote Antonino Rivoli vicario generale del vescovo Rosario Gisana che per bocca di Rivoli stesso non ha fatto mancare i suoi paterni saluti e la sua vicinanza all’Arma, essendo egli in Brasile a portare solidarietà e sostegno presso la missione  dei piccoli della suora ennese Lucia Cantalupo.

puntelCon Rivoli ha concelebrato e accolto militari e autorità il parroco frà Salvatore Frasca. E Rivoli nella preghiera di colletta ha esordito con una frase che evidenzia proprio il ruolo dei Carabinieri e delle Forze dell’ordine tutte: “Per intercessione della vergine fedele salvaci dai mali che ora ci rattristano…”. Nella lettura evangelica di Matteo risuonava il senso di famiglia che va aldilà della famiglia parentale intima, come del resto ha sottolineato il vicario episcopale nell’omelia, quindi riferendosi alla “grande famiglia” dei Carabinieri. “C’è un significato profondo, ha spiegato Rivoli, che  non è il sangue, non è una parentela e non è neppure una divisa ma va ben più in là”. Il sacerdote ha sottolineato ancora che bisogna “consegnare” l’atteggiamento dal quale vengono fuori i  comportamenti umani, modificarlo per proiettarsi verso l’ educazione alla civiltà e alla fratellanza e questo è il compito specifico dei militari che non si riducono a mero ruolo repressivo ma assumono quello pedagogico di educatori verso il rispetto della legge, quindi della Giustizia. “La vostra presenza non è solo reprimere o vigilare ma è un azione educativa formativa per imprimere un carattere a chi cresce o a chi lo ha perduto perché lo possa acquisire o recuperare. Rivoli ha citato all’uopo l’immagine di un calendario dell’Arma, ovvero un carabiniere che prendeva per mano un bimbo e lo accompagnava.

carbinieri“La vostra azione nobile non deve essere ritenuta una persecuzione sociale e il versamento del vostro  sangue che talvolta ha fatto emettere apprezzamenti negativi non vi ha reso giustizia, voi non siete gli “sbirri” che ti fermano per strada per la contravvenzione, ma coloro che recuperano ciò che e stato tolto ovvero il rispetto per la Legge, siete “Figli della fedeltà”, fedeli a una Costituzione nobile fedeli a una Patria e al Bene comune” . Il prete ha concluso invocando la protezione della Madonna sui militari affinchè possano essere sempre fulgido esempio e perché la vita sociale possa essere portata avanti con correttezza. Poi ha pregato per i Carabinieri in  missione all’estero e  per tutti  coloro che hanno avuto la perdita di un caro per la patria. “Il signore benedica le vostre famiglie”. Commovente la preghiera del Carabiniere recitata da un carabiniere donna alla fine della liturgia. Subito dopo la messa i saluti del comandante provinciale tenente colonnello Paolo Puntel che ha ringraziato le vedove dei Carabinieri martiri e defunti, le associazioni dei Carabinieri non più in servizio attivo i cui membri erano presenti numerosissimi. Puntel ha sottolineato come i Carabinieri esprimano con la loro scelta il senso religioso dell’offerta di sé ed ha fatto un breve excursus storico della festività.

Mario Antonio Pagaria

 

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