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Valguarnera: Emergenza Covid-19 lettera del sindaco

Valgurnera: riceviamo e pubblichiamo da parte del sindaco Francesca Draià la seguente lettera.
Al Sig. Prefetto di Enna
 e p.c. All’Assessorato Regionale Autonomie Locali
Palermo
Al Presidente del Consiglio
Ai Consiglieri Comunali
del Comune di Valguarnera
Illustrissima S.E. Prefetto di Enna,
sento il dovere di esprimere l’amarezza che provo nel leggere la nota dei Consiglieri Comunali di opposizione fatta pervenire al Comune a mezzo PEC in data 2.05.2020, indirizzata a S.E. oltre che all’Assessorato Regionale Autonomie Locali.
Ormai sin dal primo giorno della mia Sindacatura è prassi da parte di quella compagine lanciare strumentali accuse a questa Amministrazione, spesso travalicando i limiti del rispetto istituzionale e anche personale con ripetute pesanti illazioni, senza però mai esercitare il proprio mandato in termini di azioni positive o opposizione legittimata da proposte concrete e utili per la collettività.
Neanche in questo momento delicato, difficile e a tratti drammatico che ci vede ormai da mesi, quali Rappresentanti delle Istituzioni impegnati in prima linea per far si che le nostre comunità vengano tutelate, difese e supportate, hanno il senno di fermarsi.
Nel merito delle presunte accuse relative alla convocazione del Consiglio Comunale a cui dovrà rispondere il Presidente del Consiglio, posso però dire che la richiesta, per come anche da loro dichiarato, è stata presentata in data 21.02.2020, e ricordo a me stessa che l’epidemia Covid-19 ha progressivamente assunto  tutti i tratti della assoluta gravità sin dal 04.03.2020, data dalla quale abbiamo tutti dovuto gestire una emergenza mai affrontata prima, certamente la più complicata e difficile del dopo guerra.
Nonostante la grave situazione contingente, il Presidente del Consiglio, come previsto da regolamento, ha convocato ben tre conferenze dei capigruppo per discutere le proposte di tutti i consiglieri comunali, commissioni alle quali ho sempre partecipato e relazionato in ordine all’operato posto in essere. Ma purtroppo il reale scopo non era quello di affrontare il problema e avere contezza dell’emergenza e delle azioni messe in campo,  il tema esclusivo di tutte le sedute di commissione verteva sulla questione se svolgere il consiglio comunale in videoconferenza o no, senza mai entrare nel merito e discutere di come affrontare i problemi, cosi come mai si è cercato di supportare l’amministrazione anche solo con una parola di sostegno, limitandosi ai consueti attacchi strumentali, come è solito farsi dai consiglieri di minoranza ormai sin dal 2015.
Il Presidente del Consiglio, riguardo la convocazione della seduta del consiglio, ha chiesto parere (che allego alla presente) al Segretario Comunale, Dott. Varveri, residente a Leonforte,  paese della nostra provincia colpito fortemente dal Virus, che ha sempre sostenuto, date le circostanze e secondo le prescrizioni dettate dai vari DPCM, che era preferibile partecipare in videoconferenza.
In data 21.04.2020 il Consiglio Comunale viene quindi convocato in tale modalità dopo, ribadisco, tre apposite sedute di commissione. Ora io non so esattamente in quanti comuni si siano svolti Consigli Comunali, se non per atti indifferibili ed urgenti da approvare, e non è certamente il nostro caso, dal momento che si chiede di discutere di come e quando utilizzare i fondi stanziati per l’emergenza COVID-19 da Regione e Stato, fondi a destinazione vincolata senza possibilità di poter discrezionalmente individuare un utilizzo diverso da quello normativamente stabilito.
Anche in questo caso anziché discutere e chiedere chiarimenti su come si sta affrontando l’emergenza, si fa battaglia per votare un atto d’indirizzo che appare strumentalmente populista, senza tra l’altro dare il minimo spazio alla proposta di altri consiglieri di ritornare in commissione per discutere di tutte le mozioni presentate, in modo da portare avanti proposte unanimi, ipotesi del tutto auspicabile in un momento come questo che richiederebbe ben diversa immagine di coesione e unitarietà di intenti nei confronti della collettività: si è preferito, come detto, attaccare, aggredire senza consentire alcuna possibilità di replica all’amministrazione.
Ma come si può scendere cosi in basso in momenti come questi. I cittadini meritano schiettezza, presenza, contatto, trasparenza e sincerità.
Sono oscurati dalla prossima competizione elettorale pensano solo a se stessi fregandosene dei propri concittadini, bramosi di potere ma non di responsabilità, perché quelle costano fatica e la faccia.
Il mio senso di responsabilità mi impone di lavorare fino alla fine come ho fatto sin dal primo giorno della  investitura, cercando di dare risposte concrete e vivendo la comunità nella totalità, la cittadinanza è intelligente e sa distinguere bene tra chi fa solo ed esclusivamente attacchi strumentali e anche populiste e chi invece dimostra giornalmente che amministrare è tutt’altra cosa
Eccellenza, ci tengo a farle presente che sto per concludere il mandato politico amministrativo che 5 anni fa mi è stato conferito dalla cittadinanza, con impegno, dedizione e passione: ho amministrato e ribadisco ho cercato di dare il massimo, tralasciando spesso e purtroppo gli affetti più cari, in questi anni ho vissuto momenti davvero difficili, ma mai avrei pensato di dover gestire un’emergenza mondiale quale la Pandemia da CORONAVIRUS.
Questo maledetto virus è piombato nelle comunità compresa la nostra come un macigno, e ha devastato tante famiglie, ha cambiato con forza le nostre abitudini, come singoli cittadini che come collettività: bambini, lavoratori, anziani tutti ci siamo visti costretti a stare a casa.
Gli enti locali e i Comuni in particolare, che sono il front office delle comunità, hanno dovuto in tempi rapidi attivarsi per far fronte alle conseguenze della pandemia.
Il nostro Comune fin da subito ha sviluppato procedure e azioni per evitare il diffondersi del contagio e assistere la cittadinanza.
Immediata è stata la chiusura delle Scuole, attivazione di controlli serrati da parte delle Forze dell’Ordine per il rispetto delle prescrizioni Nazionali e Regionali, mobilitazione di tutte le Associazioni di Volontariato e Cooperative onlus, presenti sul territorio per l’assistenza alla popolazione, con particolare riguardo alle fasce deboli, agli anziani e ai soggetti in quarantena.
Il nostro è tra i pochi comuni che hanno continuato a garantire l’assistenza alla comunicazione ai minori disabili e a garantire il massimo coinvolgimento delle attività rimaste aperte.
Mentre ancora si discute di sospensioni di bollette per utenze di elettricità, gas e acqua l’amministrazione con una propria deliberazione (che allego alla presente) ha sospeso i tributi locali, infatti nessun cittadino Valguarnerese ha ricevuto bollette, siamo a maggio 2020 e ancora non è stato inviato nè il saldo 2019 nè l’acconto 2020, anche per la TARI.
L’amministrazione, sempre con un proprio atto, ha sospeso la Tosap prima ancora che l’ARS l’approvasse nella finanziaria per tutto il 2020: tutte misure straordinarie attivate in una situazione di forte stress.
L’ente, si dall’insorgere dell’emergenza, ha organizzato in pochissimi giorni anche il lavoro agile per un discreto numero di dipendenti comunali che continuano a garantire tutti i servizi.
Nella deliberazione che allego l’amministrazione ha tenuto conto di tutte le proposte pervenute dai diversi gruppi consiliari, quelle che non sono state prese in considerazione attengono a una fase che non può essere discussa se non in sede di approvazione del Bilancio di previsione, e non penso che nel momento attuale si possa distogliere l’attenzione dai problemi legati all’emergenza Covid per soffermarsi sul bilancio (il cui termine di approvazione è peraltro prorogato) che richiede massima attenzione e programmazione, soprattutto essendoci in atto una enorme incertezza sia riguardo alle entrate che per le spese.
Come ho già scritto non entro nel merito della discussione del Consiglio Comunale, ma non posso non replicare alle accuse riguardo le modalità “…di utilizzo delle risorse pubbliche, che, in atto non risultano documentate nell’apposito spazio del sito istituzionale “amministrazione Trasparente”: Come è ben noto, la gestione dei benefici economici stanziati da Stato e Regione, è demandata esclusivamente ai Servizi Sociali dell’Ente,  unico soggetto attuatore, sottratta quindi a qualsivoglia “manipolazione politica” come hanno più di una volta insinuato in maniera per niente velata le opposizioni. Esiste una delibera (che allego) che fissa criteri e requisiti di massima, le numerosissime domande presentate sono state celermente istruite dai predetti uffici dei servizi sociali, nella massima correttezza e trasparenza, per dare immediata risposta ai bisogni dei nostri concittadini colpiti di un evento in nessuna misura prevedibile.
L’assessore al ramo in data 27.04.2020 ha chiesto relazione dettagliata sia sui buoni spesa erogati nel mese di Aprile, che sulle somme introitate dal comune a titolo di donazioni: faccio presente che fino ad oggi nessun consigliere ha fatto richiesta di accesso agli atti o ha chiesto informazioni cui è stata negata risposta, in conformità alle disposizioni normative.
Pertanto, fuori luogo e strumentale risulta tale speculazione che riporto testualmente:  “…le risorse finanziarie Nazionali e Regionali, le donazioni in denaro ed alimenti effettuate da privati cittadini costituiscono un budget significativo che, se viene meno il controllo degli organi preposti, rischia di apparire quale budget personale nella disponibilità degli attuali amministratori i quali, continuamente, pubblicizzano (sui social e sulla stampa) le iniziative di sostegno economico come se fossero proprie azioni politiche a favore della comunità e non atti dovuti…”, con le quali si accusa l’amministrazione perché dà massima divulgazione agli aiuti messi in campo dal governo Nazionale, Regionale e Comunale, cosa dovremmo fare, non parlare degli aiuti?? Tenerli nascosti??? Tutti gli amministratori giornalmente comunicano con videomessaggi, manifesti, articoli su ciò che si sta mettendo in campo per far fronte all’emergenza sanitaria e purtroppo anche economica.
Eccellenza è un delitto o una colpa essere Sindaco? è una colpa comunicare con i cittadini in questo momento particolare? A fine emergenza relazionerò a tutti gli organi su ciò che si è fatto e come si è fatto.
Non c’è stato giorno che non ho comunicato con i Suoi collaboratori su ogni azione intrapresa nell’essenziale spirito di collaborazione che deve sussistere fra Istituzioni operanti sul territorio.
Ma non posso permettere che qualcuno possa sostenere o propalare posizioni fuorvianti e false.
Penso che continuo a dare fastidio a coloro che sognavano di continuare ad amministrare come in casa propria e che non si danno pace di essere stati sconfitti e di avere perso un potere che a loro modo di vedere dava visibilità sociale e che oggi vedono più lontano e quindi cercano disperatamente visibilità nella tragedia e nella disperazione di un’emergenza della quale non conosciamo la fine.
Non è colpa mia se è scoppiata l’emergenza e sono state rinviate le elezioni amministrative, e non ho neanche il tempo di pensare alle elezioni in questo momento essendo totalmente assorbita a gestire l’emergenza nel mio piccolo ma grande comune e a gestire la mia famiglia con tre gemelli in casa. Non ho il tempo di occuparmi di cercare una visibilità politica che già ho in quanto sindaco e chiunque possa pensare che affrontare l’emergenza attivando misure di contenimento e aiuti ai più bisognosi possa servire a trovare visibilità pubblica per guarnire la propria campagna elettorale non potrà mai avere la stima e il rispetto di nessuno tanto più dei cittadini che non sono stupidi e fanno le loro scelte in modo autonomo e sensato.
Qui il problema non è la gestione dell’emergenza ma della visibilità, anche perché nessuno ha mai chiesto o si è mai offerto di affrontare seriamente i problemi quotidiani, almeno fino a quando non sono arrivati i fondi per l’emergenza per i quali in tanti vorrebbero reclamare paternità e diritti di decisioni che, per contro, non spettano a nessuno avendo carattere di fondi vincolati per specifiche misure assistenziali destinate all’emergenza COVID-19.
Bisogna avere rispetto delle Istituzioni, e parlare di democrazia non con le parole ma con i fatti.
Ci siamo lasciati alle spalle la fase 1 e ora dobbiamo prepararci ad affrontare la fase 2 con maggiore spirito e dedizione perché purtroppo non è ancora finita.
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