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Appalti: l’ invito a tutti gli appaltatori del territorio non esclude l’obbligo di rotazione

La circostanza che ogni impresa del territorio comunale sia stata invitata alla procedura di affidamento, non esonera il responsabile unico del procedimento dall’obbligo di rispettare il principio di rotazione. Questo il contenuto del parere precontenzioso reso dall’Anac con la delibera n. 500 del 5 giugno 2019.

Nel caso di specie, la parte istante si era rivolta all’Autorità lamentando l’illegittima aggiudicazione dei servizi ad una cooperativa, gestore uscente del servizio oggetto di gara, per violazione del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti di cui all’art. 36 del d.lgs. 50/2016.

La stazione appaltante aveva condotto una procedura ai sensi dell’art. 36, comma 2, d.lgs. 50/2016, aggiudicando il servizio oggetto di gara alla cooperativa, precedente affidataria dei medesimi servizi. L’amministrazione ha giustificato la legittimità del proprio operato, avendo provveduto ad invitare tutte le cooperative sociali esistenti nel territorio comunale (tra queste anche la precedente affidataria dei medesimi servizi).

Ebbene, secondo il parere dell’Anac, la condotta tenuta dalla stazione appaltante ha costituito violazione del principio di rotazione. L’autorità anticorruzione ha ribadito la lettura molto rigorosa che l’attuale giurisprudenza esprime in tema di rispetto dell’alternanza/rotazione tra imprese: ogni deroga alla rotazione – sia nel riaffido dell’appalto sia nel reinvito del vecchio aggiudicatario o ai soggetti già invitati – deve trovare una adeguata motivazione. L’Anac ha concluso ritenendo che il vecchio affidatario non avrebbe neppure dovuto essere invitato.

Pertanto, l’affidamento allo stesso è da ritenersi illegittimo.

Leggi la delibera
ANAC parere del. n. 500_ 2019

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