Cronaca

P. Armerina: gli incendi divorano ancora i boschi, 5000 HA in fumo un disastro incalcolabile

incendio

Brucia ancora la provincia di Enna. Aerei della Protezione Civile da ieri tentano di spegnere i roghi divampati nelle campagne di Piazza Armerina e arrivati a lambire l’ospedale Chiello. Le fiamme hanno raggiunto contrada Bannata, sulla strada tra il capoluogo e Piazza Armerina. Un fronte dell’incendio si è esteso ai boschi tra Piazza Armerina e Aidone. L’incendio che sta lambendo gran parte del patrimonio boschivo di Piazza Armerina non accenna ad arrestarsi. «Al momento, le squadre antincendio sono impegnate nelle contrade Giardinazzi, Bosco e Noce, in territorio aidonese, dove sono state coinvolte delle aziende agricole che stiamo cercando di fare evacuare. Un’altra criticità è il rogo che sta interessando la riserva naturale Rossomanno- Grottascura- Bellia. In queste ore i volontari della protezione civile stanno monitorando lo stato degli incendi e anche una centralina del gas in contrada Bannata».

La situazione risulta abbastanza problematica per l’ampiezza delle aree di emergenza coinvolte. «Sospettiamo che dietro i roghi ci sia una matrice di origine dolosa – dicono dalla protezione civile – per cui questo rende alcune fasi del soccorso difficili, perché non c’è la prevedibilità di fatti naturali ma l’imprevedibilità di qualcuno che sta conducendo un’azione di stampo criminale». E conclude: «In tavolo tecnico, abbiamo fatto una prima stima di circa cinquemila ettari di terreni percorsi dal fuoco che comprendono anche zone del territorio di Enna e Aidone dove l’incendio si è propagato. Ma si tratta di un dato destinato a crescere a causa degli incendi ancora in corso. Impossibile per ora calcolare i danni perché la fase di censimento non è ancora partita».

A supporto di vigili del fuoco e forestale sta operando anche l’associazione Armerina Emergenza, iscritta al registro nazionale di protezione civile. «Per tutta la notte – racconta il referente Michele Bellanti – abbiamo tentato di arginare l’enorme incendio divampato in contrada Santa Caterina nei pressi del Bosco Bellia, ma la situazione resta critica perché il rogo è talmente esteso che ha raggiunto Aidone e adesso minaccia anche i territori di Enna e Valguarnera».

Dalle 7 di questa mattina sono entrati in azione due canadair che però stanno operando con grandi difficoltà a causa del fumo che non permette la visibilità.Coperto da una densa cappa anche l’ospedale cittadino dove ieri era pronta l’evacuazione dei pazienti se la situazione fosse peggiorata. «Attualmente – assicura Bellanti – il presidio non è minacciato dalle fiamme e sta continuando a garantire i servizi di pronto soccorso e sala operatoria. Da ieri pomeriggio fino a stamattina stiamo impiegando ruspe per creare una zona di tagliafuoco attorno all’ospedale per la messa in sicurezza dello stabile». Malgrado il fumo che avvolge la città, un operatore del 118 rassicura che non ci sono stati casi di intossicazione.

In queste ore, numerose unità di vigili del fuoco, protezione Civile, forestale stanno facendo il possibile per domare il rogo e mettere in sicurezza i centri abitati. «Ci stiamo attivando- spiega – per evitare che il fuoco raggiunga un agriturismo in contrada Bannata minacciato dalle fiamme». A breve dovrebbero arrivare a Piazza Armerina squadre antincendio da Enna, Calascibetta, Barrafranca, Catania, Caltanissetta, mentre i Comuni limitrofi stanno contribuendo con mezzi e uomini.

Anche l’Enpa di Piazza Armerina si è mobilitata ieri per mettere al riparo alcuni rifugi di cani presenti nella zona del bosco devastato dai roghi. «

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