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Tutto il personale dipendente ha diritto ad avere pagate le ferie non godute

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Giuseppe Regalbuto, presidente del comitato dei precari,  annuncia con soddisfazione la vincita di  un’altra battaglia  per i lavoratori, riguardante le ferie non godute, e precisamente: “I lavoratori hanno diritto, ogni anno, ad almeno quattro settimane di ferie, indipendentemente dallo stato di salute. Quando cessa il rapporto di lavoro, il lavoratore ha diritto ad avere un’indennità economica sostitutiva se non è riuscito a fruire delle ferie a prescindere da ogni altra motivazione”.  Lo stabilisce la corte di giustizia Ue nella sentenza alla causa C/341/15. Il presidente Regalbuto si riferisce alla vicenda che  riguarda un dipendente pubblico di Vienna, collocato a riposo a sua richiesta, dal 1° luglio 2012. Tra il 15 novembre 2010 e il 30 giugno 2012 egli non si è presentato sul posto di lavoro; per un mese e mezzo (dal 15 novembre al 31 dicembre 2010), è stato in congedo per malattia. Dal 1° gennaio 2011 si è attenuto, conformemente a una convenzione conclusa con il suo datore di lavoro, a non presentarsi sul posto di lavoro, continuando però a percepire lo stipendio.
Dopo il pensionamento, il lavoratore ha chiesto il pagamento dell’indennità per ferie annuali non godute, sostenendo di essersi nuovamente ammalato poco prima del pensionamento. Il datore di lavoro ha respinto la richiesta, sostenendo che, ai sensi della normativa sul lavoro pubblico, un lavoratore che, di propria iniziativa, cessa il rapporto di lavoro, in particolare chiedendo di essere collocato a riposo, non ha diritto all’indennità per ferie non godute. Il lavoratore ha quindi fatto ricorso al tribunale di Vienna, il quale ha chiesto alla Corte Ue di pronunciarsi sulla compatibilità della normativa nazionale (Vienna) con i principi della direttiva Ue 2003/88.

Regalbuto fà presente quanti casi ci sono in Sicilia di lavoratori che non hanno avuto le ferie indennizzate dopo il fallimento di aziende o dopo licenziamenti a vario titolo, casi particolari conclude Regalbuto nella Provincia di Enna dove negli ultimi 10 anni si sono visti centinaia di licenziamenti dalle varie partecipate della provincia Regionale di Enna, al personale della Multiservizi, alle varie industrie dell’Asi di Dittaino, per finire al polo tessile di Valguarnera e diverse aziende nel comune di Regalbuto, riduzioni di diversi enti, dagli ospedali al tribunale di Nicosia con i vari indotti, unica nota positiva ( anche se di positivo c’è poco, visto che anche loro hanno perso il lavoro) per i lavoratori dell’azienda Ipra, che si sono visti riconoscere il pagamento delle ferie dal giudice di competenza per il fallimento dell’azienda. Gli unici che ancora non hanno nessun tipo di riconoscimento, anche se svolgono giornalmente il loro lavoro, sono  gli ex rmi, oggi cantieri di servizio.

Nella speranza che tutti i lavoratori vengano garantiti, il comitato che mi onoro di rappresentare, insieme all’infaticabile segretario Sebastiano Nicastro, continuerà a portare avanti le richieste dei precari e dei lavoratori.

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