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Riforma senato: Sen. Finocchiaro “più vicini a democrazia governante”

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Il superamento del bipolarismo perfetto realizza un’esigenza sentita già dai Costituenti. A dichiararlo è la senatrice Anna Finocchiaro (nella foto)
Già il 22 dicembre 1947, – scrive la Finocchiaro- nell’ultima seduta della Costituente Meuccio Ruini sottolineò la grandezza della prima parte della Costituzione, ma disse che la seconda avrebbe presentato gravi difficoltà per quel bicameralismo perfetto che nasceva dal timore dei due massimi partiti, la Dc e il Pci, che alle elezioni politiche del ’48 uno prevalesse sull’altro. Questo argomento è stato ripreso poi da tanti costituenti e costituzionalisti.
Negli anni Settanta Mortati si riferì al bicameralismo come ad un ‘problema al quale non può tardarsi a dare soluzione’. E’ stato questo il problema che ha creato un difetto nel circuito Parlamento-maggioranza-governo e che ha reso i governi deboli e incapaci di essere propulsori per il Paese.
Il tema è il nesso tra giusta rappresentanza e scelte degli esecutivi, la questione della democrazia governante. Sono queste riflessioni che ci hanno condotto fin qui.

E’ il testo migliore possibile? E’ il miglior frutto della migliore transazione possibile e dunque è la migliore legge possibile. E dico anche a chi non ha votato questa riforma: la democrazia è prassi e dunque, dal momento dell’approvazione di questa legge e dopo il referendum confermativo, toccherà a ciascuna istituzione di far vivere al meglio il nuovo Senato che stiamo consegnando al Paese quale luogo di integrazione delle varie anime del territorio e fattore di integrazione europea, .

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