Cronaca

Inaugurato l’Anno Giudiziario della Corte di Appello di Enna e Caltanissetta

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Il presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta ed Enna Salvatore Cardinale nel suo discorso, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario alla quale ha preso parte il Vice Presidente dell’Organo di Autogoverno dei Magistrati, il senatore Giovanni Legnini, ha sottolineato come il malaffare e soprattutto la corruzione siano ancora molto presenti nel distretto giudiziario nisseno; “La cronaca – ha detto Cardinale – ci offre quasi ogni giorno liste di imprenditori, politici, professionisti e pubblici amministratori colpiti dai provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria e addirittura sorpresi sul fatto mentre intascano ‘mazzette’; e così ha continuato: “accanto al metodo tradizionale del passaggio di denaro, l’accordo corruttivo si realizza spesso sotto altre forme quali consulenze fittizie, falsi incarichi a prestanome, compensi a società di comodo, assegnazione di posti di lavoro”.
Si registra l’incapacità della classe politica di selezionare una schiera di amministratori che si prefiggano unicamente il bene comune e inoltre si registra la forte aspettativa di impunità da parte dei protagonisti dei fatti di corruttela i quali sono convinti, dalla realtà a tutti nota che il rischio di rimanere coinvolti in un inchiesta giudiziaria è un’ipotesi remota, che gli attuali tre gradi di giudizio sono sufficienti a far maturare la prescrizione e che, in caso di malaugurata condanna, soccorrono i benefici penitenziari di cui i corruttori sono i maggiori fruitori se è vero che, tra la popolazione carceraria, quest’ultimi rappresentano una minima porzione”.

“I magistrati della Procura di Caltanissetta, con un’indagine coraggiosa e difficile che è tuttora in corso, hanno consentito che emergessero fatti di inaudita gravità nella gestione delle misure di prevenzione antimafia a Palermo, permettendo che la prima Commissione e la sezione disciplinare del Csm potessero sollecitamente esercitare le funzioni di ripristino del prestigio e dell’autorevolezza di quell’ufficio”, queste le parole del vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini; “Ho scelto di essere presente a Caltanissetta – ha aggiunto Legnini – per testimoniare la mia gratitudine è quella di tutto il Csm verso i magistrati che prestano servizio in questo distretto. Un distretto competente su un territorio difficile, nel quale molto si avvertono gli effetti più duri della recessione che ha colpito l’Italia e l’Europa, con gravi conseguenze sul tessuto sociale e sulle condizioni di vita e di lavoro, e in particolare sulla drammatica piaga della disoccupazione giovanile”.

“Nel territorio del distretto giudiziario ennese e nisseno la mafia non sembra arretrare, nonostante i risultati conseguiti dalla magistratura e dalle forze dell’ordine. Voglio ringraziare il lavoro dell’autorità giudiziaria nissena, dal cui lavoro dipenderà il definitivo e completo accertamento della verità sulle stragi di Capaci e via D’Amelio”.

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