Cultura

Fidapa: recitato nella Chiesa di S.Marco il monologo “Figlio mio”

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Tante in questi giorni le iniziative di carattere religioso. Tra queste l’incontro, organizzato dalla Fidapa presieduta da Silvana Sutera (foto) unitamente alla comunità dei Padri Carmelitani Scalzi, svoltosi sabato pomeriggio nella chiesa di San Marco. In programma il monologo “Figlio mio” composto dalla giornalista Mariangela Vacanti, recitato dagli attori Carlo Greca ed Elia Nicosia. Sulla scena anche i musicisti Mimmo Ariosto, Corrado Cristaldi e i giovani del liceo musicale Antony Signorelli e Vincenzo Fiammingo.

 Nonostante la “concorrenza” di altri appuntamenti culturali, la chiesa si è  riempita e il pubblico ha seguito con grande attenzione e diletto l’originale performance che contrappone la figura paterna a quella della creatura generata.

Con parole dirette, vivaci e coinvolgenti, il lettore (o ascoltatore) è irretito nella narrazione. Le vicende, ben note, sono rifatte nuove. Il vecchio si mescola al moderno, le profezie alle quotidiane esperienze, con grazia e ironia. Giuseppe, il padre, si confida con spigliata franchezza. Nel flusso di coscienza il mistero aleggia controllato. Il déja vu acquista connotati che fanno diventare epica la narrazione senza toglierle, anzi accrescendone, l’umanità. La storia di Giuseppe è quella di un padre alle prese col figlio, che può rivelarsi diverso dalle aspettative, aprire nuovi conturbanti orizzonti, produrre scompiglio in famiglia, con cui partecipare esperienze o volontariamente volerla escludere. Esaltando nello stretto rapporto padre-figlio l’indissolubile catena della vita, Mariangela Vacanti ritrae un personaggio ricco di intensi chiaroscuri, a volte anche tenero o ironico, vibrante di passione.

Con questo monologo l’autrice ha vinto il premio nazionale di scrittura teatrale “Fara Nume”.

Anna Maria De Francisco

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