Enna: Commissariamento Kore avviato dall’ ex prefetto Guida
La procura aveva anche sequestrato un milione di euro dal conto corrente della fondazione (atto annullato appena ieri dal tribunale del Riesame), mentre i vertici della Kore hanno reagito all’ indagine, inviando un esposto al Csm, al ministero della Giustizia e alla procura generale della Cassazione contro Calogero Ferrotti, procuratore capo di Enna, andato in pensione nei giorni scorsi.
Ed è proprio durante la cerimonia di commiato del magistrato che la polemica si è infiammata: Ferrotti, infatti, ha deciso di riservare una sedia in platea a Guida, che è rimasta ovviamente vuota visto che ilprefetto era già stato trasferito.
“Il suo allontanamento rappresenta un vero sfregio al tessuto vivo di questo territorio. Fin dal suo insediamento aveva dato l’immagine autorevole della presenza dello Stato, in una terra difficile.
Al radicamento di questi principi basilari, alcune forze, da tempo, si dimostrano invece indifferenti, se non addirittura avverse”, ha detto il procuratore prima di andare in pensione.
“Sono stati posti aperti tentativi di bloccare un’indagine della magistratura e di delegittimare con una denuncia fatti inesistenti contro chi stava conducendo quelle indagini nel pieno rispetto delle regole e senza alcun clamore mediatico”, è stata invece la denuncia Sergio Lari, procuratore generale di Caltanissetta.
In attesa del nuovo prefetto, quindi, a Enna la tensione è altissima, dato che la procura continua ad indagare anche sulla succursale dell’università rumena Dunarea De Jos di Galati aperta da Crisafulli in città.
La guardia di Finanza aveva scoperto che la fondazione Proserpina, e cioè la creatura usata dall’ex parlamentare per gestire i corsi di medicina in rumeno, non era una vera fondazione, ma soltanto un’associazione (poi diventata srl).
È per questo motivo che nel novembre scorso le fiamme gialle hanno sequestrato alcuni locali all’interno dell’ospedale Umberto I, utilizzati abusivamente per ospitare i corsi in lingua rumena, mentre lo stesso Crisafulli è finito indagato per abuso d’ufficio e invasione di edificio pubblico.
“Se il problema sono i locali, ne troveremo subito altri”, aveva detto l’ex parlamentare del Pd, infischiandosene dello stop imposto dal ministero dell’Università. “
Quei corsi non devono né possono partire”, diceva infatti il sottosegretario all’ Istruzione Davide Faraone. E invece i corsi non solo sono partiti, ma – dopo il sequestro dei locali dell’ospedale – si sono anche trasferiti in un altro immobile, mentre a dicembre Crisafulli inaugurava il nuovo corso di laurea, omaggiato dalla presenza del segretario siciliano del Pd, Fausto Raciti, e dell’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano. Da allora, ogni giorno, 54 ragazzi continuano a studiare medicina in lingua rumena a Enna, duemila chilometri da Bucarest e nessun test d’ingresso da superare.”
Articolo pubblicato il 15 gennaio 2016 su “Il fattoquotidiano” di Giuseppe Pipitone
//