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Nissoria: Nella villa di Nissoria di Carlo Salamone simposio su “Omaggio all’arte”

Nissoria- Da diversi anni, l’ultimo sabato d’agosto, nella cornice della sua villa di campagna di contrada Cannolo in territorio di Nissoria, il poeta Carlo Salamone , come suo diletto e per arricchire  l’orizzonte del sapere dei convenuti, ama organizzare una serata conviviale attorno a un argomento di attualità, la recita di poesie e l’esposizione di quadri di artisti.
  Educata ai sacri valori della famiglia e agli insegnamenti imperituri della sua scuola, la diciottenne Laura Laneri ha presentato quella di quest’anno con il tema “Omaggio all’arte” e l’esposizione di dipinti e sculture di Pippo Failla, dei pittori Concetta Arena, Flavia Gagliardo, Francesca Ferlauto, Giovanna Abbate, Giuseppe Paolillo, Giusy Grasso, La Rosa Silvana, Lucia Favata, Mariangela Amore, Mario Termine, Maurizio Sanfilippo, Pino Calì, Renato Pettinato, Ornella Salamone.
  Durante lo svolgimento del simposio hanno recitato alcune loro poesie Antonella Astolfo, Cinzia Fioria, Antonino Impellizzeri, Pasqualino Pappalardo, Nello Sciuto, mentre il padrone di casa Carlo Salamone ha declamato le sue, quelle di Giuseppe Sammartino e, in loro ricordo, quelle di Enzo Barbera, Salvatore Rindone e del catanese Vanni Speranza.
  Ad un anno dalla morte, l’editore Antonello Longo ha ricordato l’artista catanese Pippo Failla per le doti di cesellatore, disegnatore, scultore, maestro d’arte, di vita, d’umanità.
  Con la lettura della sua poesia “Libera la forma dall’albero” ha sottolineato la libertà dell’uomo Failla, che, da eccelso artista, continua a vivere con le sue opere.
  L’attrice catanese Paola Abruzzo, figlia del grande attore di cinema, teatro e televisione Michele Abruzzo, nella parte di Maragrazia e la giovanissima Valeria Marino in quella di Ninfarosa, riscuotendo una standing ovation, hanno recitato il dramma “L’altro figlio” di Luigi Pirandello.
  Antonella Astolfo, attrice per diletto, ha recitato il monologo “Un attimo una vita” del poeta, autore teatrale e regista Abner Rossi, dove una donna si finge matta per affrontare la vita.
  Paola Abruzzo e Carlo Salamone in un duetto hanno letto la poesia “Cù è?” di Carlo Salamone nella quale la morte vestita da vecchia bussa alla porta di una madre anziana per portartela con sé ma che si allontana non appena sente il nome di Dio.
  La straordinaria serata all’insegna dell’arte e della cultura si è conclusa con l’intervento del sindaco Armando Glorioso che si è complimentato con il poeta Carlo Salamone per la generosità di mettere a disposizione degli altri il suo grande amore per l’arte e la cultura.
  Giuseppe Sammartino
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