Politica

Alfano, “l’Eroe dei due forni”: destra e sinistra nel caos, tutto a vantaggio di Cancelleri

Angelino-Alfano-nuovo

Rassegna stampa Livesicilia.it:

Come un sapiente battitore d’asta, Angelino Alfano prosegue la sua delicata e spregiudicata partita verso le Regionali. Con centrodestra e centrosinistra che offrono uno spettacolo sempre più grottesco nel corteggiarlo, svelando i nervi scoperti di tutte le proprie contraddizioni interne.

A questo la pratica delle elezioni regionali si va riducendo: Un’asta. In cui tutti guardano al voto delle Politiche, senza preoccuparsi troppo dei contenuti e della Sicilia.

L’Eroe dei due forni è a un passo da strappare l’accordo al Pd nazionale. Mentre trattava con Miccichè, Alfano continuava a parlare con Graziano Delrio. Che ieri gli avrebbe offerto il salvacondotto di un’alleanza politica al Senato alle prossime nazionali, un’intesa che garantirebbe la sopravvivenza alla pattuglia centrista nella prossima legislatura. Che era poi l’obiettivo principe degli alfaniani, che su questo fronte avevano trovato porte sbarrate a destra. Almeno fino ad ora.

Nel frattempo la trattativa su Musumeci si complicava, come in tarda serata anticipava Livesicilia. Il Messaggero oggi parla addirittura di un divieto di farsi vedere in Sicilia in campagna elettorale che sarebbe stato imposto ad Alfano dagli alleati di destra in caso di intesa.

Musumeci al momento tace ma è pronto a dire la sua in una conferenza stampa che promette fuoco e fiamme. Su di lui resteranno Fratelli d’Italia. I salviniani, #DiventeràBellissima e forse pezzi di Forza Italia. Miccichè non vuole intestarsi la rottura, che però sembra ormai nelle cose.

E così, con un centrodestra in implosione, il centrosinistra torna a sperare. Ma con tutte le sue grane.

Da Roma i renziani del Nazareno, in tandem con Leoluca Orlando, continuano a cercare candidati “civici”. Incassando più di un no. Il nome papabile resta quello di Fabrizio Micari, rettore di Palermo, che però non scalda i cuori dentro e fuori il partito. E allora restano sul campo le altre soluzioni. C’è Giuseppe Lupo, che però non entusiasma altri capicorrente. C’è l’ipotesi di offrire la candidatura ai moderati casiniani, cioè a Gianpiero D’Alia. Ma ci sarebbe qualche mal di pancia in Sicilia Futura, in quel caso. Non solo, la galassia di sinistra che si è saldata a Leoluca Orlando potrebbe non starci. Idem se si pensasse, per suggellare l’intesa, di offrire la candidatura a un alfaniano, cioè Giovanni La Via (sempre che alla fine Ap non chiuda comunque con Forza Italia su questo nome). E allora magari potrebbe rientrare in scena Davide Faraone, che torna a essere evocato da Totò Cardinale. Senza contare il terzo incomodo Crocetta, che insiste sulla sua candidatura.

Un caos totale. La patata bollente è ormai tutta nelle mani di Graziano Delrio,che tra un incontro e l’altro chiede a notabili siciliani nomi papabili. Dai giornalisti (Vincenzo Morgante sondato da altri attori del centrosinistra avrebbe già rifiutato, ora si parla pure di Nino Rizzo Nervo) a medici (si è parlato di Toti Amato, ora il nome è sparito dal tavolo) o chissà cos’altro.

Del domani non v’è certezza. Se non sul fatto che Giancarlo Cancelleri è in campagna elettorale per i 5 Stelle. Da domani sarà il candidato nel Val di Noto. Forse, guardando a quello che destra e sinistra stanno combinando, farebbe meglio a starsene a casa con l’aria condizionata, ringraziando i competitor per gli sforzi profusi.

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