Politica

Tirrito, Giovani democratici: queste le reali motivazioni del Commissariamento

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Riceviamo:

“In riferimento alle recenti dichiarazioni pubblicate in questi giorni dagli organi di informazione locale in merito al commissariamento del Circolo dei Giovani Democratici di Enna si avverte la necessità di fare chiarezza.

Il provvedimento, che è un atto di garanzia e non un atto politico, arriva dopo quattro mesi dalla presentazione di un esposto sulla gestione del tesseramento.

In questi quattro mesi abbiamo provato in tutti i modi a trovare una soluzione diversa da quella poi adottata, ovvero una soluzione “politica” alla vicenda.

Tuttavia, l’indisponibilità del gruppo dirigente del circolo di Enna ha reso impossibile perseguire altre soluzioni, considerato che, per loro, il problema non doveva neanche essere affrontato, senza peraltro chiarire i contorni che avevano portato alla presentazione dell’esposto, ovvero: preavviso di quattro ore, con un SMS, per organizzare la giornata di tesseramento (lo statuto e i regolamenti prescrivono termini molto più lunghi) e l’adozione del tesseramento per delega, procedura contraria allo statuto e ai regolamenti che prevedono l’adesione ai Gd come atto assolutamente personale.

Inoltre, il tentativo portato avanti in queste ore di mescolare le vicende del Partito Democratico con quelle dei Giovani Democratici è volutamente fuorviante per l’opinione pubblica cittadina.

L’agenda politica e amministrativa del Comune di Enna non influisce assolutamente su questi avvenimenti riguardati l’organizzazione giovanile, infatti l’esposto e la richiesta di commissariamento è condivisa da una pluralità di iscritti preoccupati esclusivamente del rispetto delle regole, mentre sui temi attuali della politica ennese esprimono opinioni e assumono posizioni profondamente diverse. Comprendo che il partito ad Enna, con le sue difficoltà, ormai non riesce a guardare oltre le correnti, ma a me preoccupa e preoccuperà esclusivamente la salvaguardia delle regole democratiche della nostra organizzazione.

Ai ragazzi del circolo, amareggiati per le modalità con cui si è arrivati alla conclusione di questa storia, dico che hanno tutto il diritto di dolersene, senza per questo essere legittimati ad alterare la verità degli inconfutabili fatti.

Ricostruzioni fantasiose, da trama romanzesca, non sono né aderenti alla realtà né accettabili.

A chi, invece, stava provando a sabotare l’organizzazione giovanile e già si vedeva lontano dal Partito Democratico, dico che non c’è spazio per i furbetti.

Nella mia veste di commissario non sarò mai contro qualcuno, anzi lavorerò per allargare la base democratica e insieme dovremo costruire una nuova base di dialogo con i giovani della nostra città, in nome dell’autonomia, della libertà di idee, del rispetto civile reciproco e del bene comune di Enna. 

Non saremo, quindi, impegnati in nessuna lotta, non ci appartengono, ma, tutti insieme, dovremo essere pronti a dare una mano per superare e ad affrontare le sfide più importanti che ci aspettano in futuro.

L’appello a tutti, in conclusione, è di smetterla con polemiche futili sui giornali e chiarire tutte le posizioni nei luoghi democraticamente previsti, ossia le nostre direzioni.

Alla casa comune bisogna voler bene, non sfruttarla per personali vantaggi.”

Liborio Tirrito

Commissario Giovani Democratici Città di Enna

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