La Carovana per i Diritti dei Migranti a Niscemi
Per il terzo anno consecutivo, i volontari della Carovana Migranti hanno fatto tappa a Niscemi, inserendosi nel fitto programma che le realtà mobilitate contro il G7 di Taormina stanno realizzando da più settimane nell’intero territorio siciliano. “Non potevamo mancare l’occasione di affermare ancora una volta l’opposizione al MUOS, ulteriore strumento di guerra della base americana dei Marines, e al G7 di Taormina”, hanno dichiarato i promotori in piazza a Niscemi martedì 23 maggio ’17. La terza carovana per i Diritti dei Migranti, per la Dignità e la Giustizia, che affianca la Caravana de madres Centroamericanas, quest’anno ha visto la partecipazione di Li’Ki’l, il cui nome spagnolo è Maria Toma, giovane leader guatemalteca, di etnia Maya Ixil, una delle popolazioni che da cinquecento anni resiste alla colonizzazione e per questo una delle più colpite dal genocidio degli anni ’80. Con lei, Fray Tomas Gonzales Castillo, francescano messicano in terra di confine che gestisce una casa di accoglienza per migranti. Più volte minacciato di morte, racconta con fermezza la scoperta delle innumerevoli fosse comuni di persone che hanno cercato di attraversare la frontiera. Imed Soltani, tunisino, è il rappresentante dell’associazione “La terre pour tous” che da cinque anni rappresenta le madri di 504 ragazzi dispersi durante il viaggio migratorio verso l’Italia, persone svanite nel nulla le cui famiglie non smettono di continuare a cercare.
Nella sala della Chiesa del Purgatorio di Niscemi, l’attenzione da parte dei cittadini e degli attivisti No MUOS alle parole e alle immagini mostrate dalla Carovana è stata altissima: tante le esperienze vissute narrate e le sofferenze di interi popoli. “La storia che portiamo con noi – dichiarano i volontari, aiutati a loro volta dai volontari delle città visitate – racconta di popoli costretti ad abbandonare le proprie terre, a rinunciare alle proprie acque, accerchiati dalla desertificazione, assediati dalle carestie e dai nostri veleni. I migranti ambientali sono forse la fetta più consistente di quanti fuggono dai loro paesi, dal cono sud americano, dal Centroamerica al confine con gli Stati Uniti, dall’Africa al Mediterraneo, dall’Oriente ai Balcani.
Per questo accompagna la Carovana il documentario di Pablo Ernesto Piovano, premiato al Festival Cinematografico dei Diritti Umani di Buenos Aires. ‘El costo humano de los agrotoxicos’ denuncia la Monsanto, e l’uso criminale del glifosato che sta ‘uccidendo l’Argentina’. Le sue immagini sono parte probatoria nel processo dell’Aja.” I cittadini di Niscemi e di altre città ascoltano in silenzio nella saletta della Chiesa del Purgatorio, in un clima di solidarietà e di sincera condivisione nella richiesta di tutela dei territori, della salute, della pace e della convivenza.