News

La solidarietà della Redazione della Gazzetta Ennese nei confronti dei colleghi del Giornale di Sicilia

giornale-di-sicilia-sede

Cari lettori,

ecco una notizia che non avrei voluto dare, che risuona al mio cuore come un lutto. Perché sono così drammatico, o così tragico, se vi pare? Perché con la scellerata scelta compiuta dai vertici del Giornale di Sicilia è stata decapitata la Libertà di Stampa in Sicilia e, di fatto monopolizzato il regime dell’informazione cartacea. Capiremo più avanti quanto sia vero quello che dico. Ad Enna, i miei cari amici, non li chiamo “colleghi”, li chiamo amici, perché condivido con la loro stessa ansia e speranza, il loro logorio  e perché nella realtà sono davvero miei amici, nomino coloro con i quali sono più legato, ovvero, Paolo Di Marco, Angela Montalto, Danila Guarasci e con essi solidarizzo ma solidarizzo anche con  tutti gli altri colleghi che firmano la lettera che segue, sono stati privati della loro fondamentale prerogativa: potere espletare con serenità il loro lavoro di giornalisti. Ciò è gravissimo. Di più non dico perché non di mia competenza ma di competenza del Sindacato dei Giornalisti e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. E non manco di solidarizzare con altri due miei amici che, sebbene per altri motivi, in questo momento non possono lavorare più, sempre a causa di scelte scellerate, per il Giornale di Sicilia, il noto giornalista di cronaca giudiziaria Josè Trovato e il fotografo professionista Angelo Cappa; ovviamente la solidarietà oltreché mia è anche di tutta la redazione della Gazzetta Ennese.

 Mario Antonio Pagaria

 

LETTERA    APERTA

 I Collaboratori del Giornale di Sicilia

della Provincia di Enna

 —–<><><>—–

All’Editore del Giornale di Sicilia Dott . Antonio Ardizzone

Al condirettore responsabile del Giornale di Sicilia, Dott. Giovanni Pepi

Per conoscenza al Comitato di Redazione del Giornale di Sicilia

Ai Signori Lettori

Dal 2 novembre il riferimento all’edizione di Enna è scaraventato in un calderone chiamato “Cronache delle città – Sicilia orientale”, dove c’è di tutto e non c’è niente, se non l’annullamento dell’identità dei territorio.

I collaboratori di Enna chiedono con urgenza un incontro con la direzione del Giornale di Sicilia per discutere del ruolo che il quotidiano di Palermo vorrà continuare a esercitare sul territorio ennese dando a esso voce come fa da decenni.

            Abbiamo letto che è stata intrapresa una svolta verso la qualità per combattere la crisi e per uscire fuori dalla stagnazione delle scarse vendite. Se il motto di questo restyling è “cambiare per sopravvivere e conservare un ruolo”, a noi appare un controsenso perché il nostro ruolo, quello di dare voce a chi voce non ne ha, ci è stato negato da un giorno all’altro. Un vero furto per la nostra provincia abbandonata anche dall’informazione così come per le altre realtà più grandi come Caltanissetta, Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.

            Vorremmo ricordare, con orgoglio, che, in tema di qualità, la squadra dei collaboratori di Enna, ha dato ampia prova e grande dimostrazione. Questo gruppo di lavoro, intorno al 1996, prese in mano l’edizione della Cronaca di Enna moltiplicando il numero delle copie vendute e diventando, senz’altro, il quotidiano di riferimento, per qualità e approccio alla notizia, dell’intero territorio. Per noi è stato orgoglio, soddisfazione, realizzazione professionale lavorare per questa storica testata. Oggi tutto ciò è solo un pallido ricordo.

Con questo documento chiediamo:

            All’editore e alla direzione, con i nostri nomi e cognomi come abbiamo l’abitudine di fare senza nasconderci dietro sigle, chiediamo

– di promuovere un incontro, da effettuarsi entro il prossimo venerdì. Lo chiede l’emergenza della situazione, a tutela dei nostri lettori che, per anni, ci hanno dato fiducia e adesso, rimasti orfani, manifestano il loro disappunto

-il ripristino delle edizioni locali con almeno quattro pagine per la Cronaca di Enna. Chiediamo sempre all’Editore e alla direzione, e, un incontro per confrontarci.

Alle istituzioni locali, alle Forze dell’Ordine, al mondo dell’associazionismo, delle organizzazioni di categoria, realtà con le quali negli anni abbiamo instaurato un proficuo rapporto di collaborazione, chiediamo di solidarizzare con la nostra battaglia e esprimere il dissenso e il disagio per il nuovo corso dell’informazione nel tessuto ennese.

Infine ai lettori, che in questi anni ci hanno seguiti con grande interesse sostenendoci e sollecitandoci a fare sempre meglio, va il nostro ringraziamento.

Auspichiamo che il Giornale di Sicilia possa riflettere sulle decisioni prese e tornare alla struttura solida di qualche anno fa per assicurare voce ad un territorio che in troppi vogliono annullare.

 

Enna lì 07 Novembre 2016

 

 I Giornalisti

Lino Buzzone

Riccardo Caccamo

Rino Caltagirone

Gaetano Di Gaetano

Paolo Di Marco

Doriana Graziano

Danila Guarasci

Grazia Mignacca

Gaetano Milino

Angela  Montalto

Filippo Occhino

Roberto Palermo

 Pierelisa Rizzo

Mariangela Vacanti

 

In alto