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Un giubileo da rinviare

Galante Luca

Galante LucaDal Dott. Luca Galante riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Premetto che sono un cattolico praticante e che l’annuncio di un giubileo dedicato alla misericordia mi ha riempito di gioia ma credo che il Santo Padre dovrebbe ritornare sulle sue decisioni ed annullare l’evento. Il pericolo di un attentato è troppo alto e nessun evento vale una vita umana. Credo che, in genere, la possibilità di un evento terroristico in Italia organizzato dall’ISIS sia davvero remoto visto che l’Italia è un crocevia di interessi economici per il mondo islamico, soprattutto mediorientale, che non si ha interesse a toccare. Inoltre, in caso di attentato, il danno economico per le attività commerciali italiane di proprietà araba sarebbe consistente alienando così allo Stato Islamico le simpatie di quegli arabi “moderati” che vivono in Italia che invece l’ISIS vorrebbe conquistare.

Diverso è il caso di un “lupo solitario” che potrebbe colpire ovunque senza preavviso e contro il quale nessuna difesa è possibile.

Una riflessione è però d’obbligo. Sebbene l’ISIS scelga con cura i suoi obbiettivi, trascurando, sembra, di colpire Paesi dove ci sono forti interessi del mondo arabo come l’Italia, il Belgio e la Germania e colpendo invece chi combatte sul campo contro di loro, il giubileo potrebbe cambiare questo stato di cose.

Perché colpire Roma durante il giubileo non significherebbe soltanto uccidere degli infedeli ma colpire al cuore la cristianità, mostrare la sua intrinseca debolezza agli occhi della parte “moderata” dell’Islam ed ottenere un ritorno, in termini di finanziamenti e nuove affiliazioni, enorme.

Un attentato a Roma durante il giubileo, anche fatto da un singolo kamikaze, potrebbe passare alla storia e segnare una frattura profondissima tra l’Islam e la cristianità. Un rischio che non possiamo correre.

E poi è possibile, mi domando, che nessuno abbia considerato che potrebbe essere questo l’obbiettivo dell’ISIS? Trasformare la guerra di un paio di Paesi al Califfato in una guerra di religione in salsa moderna dove per reazione noi boicottiamo o combattiamo tutte le manifestazioni della cultura e dell’economia araba in occidente e l’Islam moderato viene spinto ad unirsi intorno alle idee dell’ISIS?

E non venitemi a raccontare che è tutto sotto controllo e che un attentato dello Stato Islamico è impossibile. Soltanto l’anno scorso abbiamo accompagnato in Italia decine di migliaia di persone, senza identificarle, di cui abbiamo perso le tracce, davvero credete che non ci fossero terroristi tra loro? Sembra che un “profugo” entrato dalla Grecia qualche mese fa faccia parte degli attentatori di Parigi, secondo voi è un caso?

Questo giubileo va annullato, i pericoli sono troppi, le tensioni emotive tra la gente sono fortissime, si inizia ad avvertire la paura dello straniero come non si avvertiva da moltissimi anni.

Speriamo che qualcuno sull’altra sponda del Tevere dimostri buonsenso.

Dott. Luca Galante

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