Cronaca

Truffa della legge 104, sequestrati beni per 2,5 mln di euro

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Decine di docenti e altri impiegati statali, in tanti casi coinvolgendo anche i loro anziani genitori, con la collaborazione di medici corrotti, che avrebbero attestato patologie inesistenti, dietro al pagamento di una tangente, hanno ottenuto pensioni d’invalidità, al fine di percepire le agevolazioni della Legge 104. Da anni a capo di questa lucrosa e redditizia attività illecita, c’era un “baby” pensionato Daniele Rampello, 49enne di Raffadali, che era infatti riuscito a costruirsi un vero e proprio impero economico.

Apposti i sigilli a due lussuose ville: una a Raffadali, dotata di tutti i confort, compresa una piscina coperta, e un impianto di videosorveglianza; l’altra nella località balneare di “Giallonardo”, a pochi chilometri dalla Scala dei Turchi, facendo realizzare un terrapieno alto almeno 5 metri, così da potergli permettere di vedere il mare. Sotto sequestro un appartamento a “Sa’ Marinedda”, in territorio di Olbia, in uno dei posti più incantevoli della Sardegna e sei mini appartamenti e numerosi altri magazzini ad Agrigento, tutti affittati al fine di trarne ulteriore profitto. In ultimo, con il chiaro intento di riuscire ad accaparrarsi anche gli incentivi statali per le energie rinnovabili, ha costruito ben 3 impianti fotovoltaici e uno eolico.

Intermediario e procacciatore d’affari, Rampello si sarebbe occupato di tutti gli aspetti logistici, anche quello di trovare paramedici e autisti di ambulanze, che servivano per mettere in atto dei veri “teatrini” durante le visite di accertamento in studi medici. Lui è indagato in due, dei tre filoni d’indagine dell’inchiesta sulle 104. Il primo filone vede 101 indagati; nel secondo iscritte 252 persone (139 sono insegnanti, il resto sono medici), nel terzo oltre cento coinvolti (54 sono docenti della scuola primaria).

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