Il peggio della politica è servito…. la Sicilia aspetta un “elettroshock”
Nel paese è iniziata una fase nella quale l’imbarbarimento della lotta politica, come era forse prevedibile accadesse in prossimità dei prossimi appuntamenti elettorali, sta toccando vette prima impensabili. A livello nazionale Beppe Grillo furbescamente affonda il coltello nella piaga della dichiarazione gaffe di Matteo Renzi: “per mio padre se colpevole doppia condanna“, nel deserto dei significati che lo stesso ex premier gli ha servito su un piatto di argento: “L’unica notizia vera – dice Grillo – è la frase più infelice e stupida della storia, quella del rottamatore che riuscì a rottamare solo il padre. Ma cosa vuol dire ‘per mio padre doppia condanna’? E poi, cosa significa questa girandola di accuse incomprensibili? Una cosa alla volta: sicuramente nessuno avrebbe mai pronunciato una frase del genere prima di oggi, che sia gente malata lo dico da sempre: arrivismo e sterile incapacità a riconoscere le emozioni proprie e degli altri”. Renzi ha risposto per le rime dicendo a Grillo di vergognarsi e di fare azioni “di sciacallaggio politico”.
Non va certamente meglio in Sicilia dove da qualche giorno il Presidente della Regione in carica, Rosario Crocetta, nel più assoluto marasma della coalizione che lo sostiene ha annunciato di volersi ricandidare; da allora è un susseguirsi di “apericena” nei quali “Saro da Gela”, attorniato da (pochi in verità) politici amici, burocrati e simpatizzanti, declama le meravigliose imprese che ha compiuto nei quasi 4 anni e mezzo nei quali ha governato la Sicilia, cambiando 42 assessori regionali e con un altro nome pronto per sostituire Gianluca Miccichè, dimessosi da circa dieci giorni.
“Riparti Sicilia” è il nome che è stato dato al nuovo soggetto politico “Crocettiano”, con un logo a nove stelle (4 in più dei pentastellati), tante quante le ex province; non si sa da cosa la derelitta Sicilia dovrebbe ripartire, visto che proprio Crocetta la governa da diversi anni. Crocetta, partito in anticipo, sta sfruttando un vuoto politico dovuto al fatto che il PD siciliano è in fase di riflessione (confusione) sul futuro prossimo; non ha ancora individuato un Candidato alla Presidenza ne proprio ne della coalizione. I “centristi” di D’Alia si interrogano ancora su cosa fare e sfogliano la margherita, il NCD si è di fatto sciolto per ordine di Alfano. Il centro destra vaga alla ricerca di un candidato unitario e parla timidamente di primarie, senza peraltro averne mai fatte.
Il peggio della politica non è lo stato confusionale, ma i metodi usati; da due giorni tiene banco la denuncia dell’Amministratore unico di Riscossione Sicilia l’Avv. Antonio Fiumefreddo, prima nominato da Crocetta Assessore Regionale e poi costretto a dimettersi per il fuoco di sbarramento della stessa coalizione; Fiumefreddo, individuato dallo stesso Presidente a capo di Riscossione Sicilia è persona molto conosciuta a Catania e in Sicilia per gli incarichi avuti già nel periodo nel quale era Presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Ebbene solo in questi giorni Fiumefreddo si è accorto che alcuni parlamentari regionali, fra i quali Nello Musumeci, Presidente della Commissione Regionale Antimafia, “avrebbero” pendenze con l’erario.
E’ strano che queste notizie appaiano sui giornali ora, quando di fatto è cominciata la campagna elettorale; Musumeci è uno dei candidati più accreditati alla carica di Presidente della Regione per una vasta area di centro destra. E se un avversario politico di Musumeci, l’On. Giovanni Panepinto vice capogruppo del PD all’Assemblea Regionale, ieri ha dichiarato pubblicamente di riconoscere in Musumeci una persona seria che gode della sua stima, dissentendo totalmente dai metodi usati per sbattere “il mostro in prima pagina”, che qualcosa non va è certo.
Tutto questo fa il gioco del M5S, che continua a crescere nei sondaggi nazionali e regionali; nonostante molti addebitino inesperienza (vedi la Sindaca Raggi a Roma) ai politici pentastellati, non si può dire che Cancelleri e gli altri deputati non abbiano le idee chiare. Riempiono le piazze, acquisiscono ogni giorno che passa la fiducia della popolazione siciliana ormai allo stremo, e “rischiano” di vincere le elezioni regionali di fine anno 2017 anche per ….mancanza di veri concorrenti.
Ai Siciliani interessano solo fatti concreti, e forse alla Sicilia un elettroshock non farebbe poi tanto male!