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Enna, Il Presidente del Consiglio De Rose: “ero obbligato ad interrompere il Sindaco”

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Leggo sugli organi di stampa locali e regionali gli interventi della consigliera Rosalinda Campanile e del Sindaco Maurizio Dipietro in ordine al comportamento assunto da questa Presidenza durante la seduta del Consiglio comunale di giorno 16 settembre 2016 convocato per discutere e approvare il Bilancio comunale anno 2016. Nello specifico, la consigliera Campanile, nell’articolo del giorno 18 settembre 2016, stigmatizzava la “caduta di stile” del Presidente del consiglio comunale di Enna “che impedisce il dibattito, toglie la parola al Sindaco ….e sospende arbitrariamente i lavori trincerandosi dietro il pericolo di ordine pubblico, ” e, successivamente, il Sindaco Dipietro, nell’articolo pubblicato lunedì 19 settembre 2016, il quale rivolgendosi espressamente al sottoscritto dichiarava: “Mi ha sorpreso che il volto arrogante in consiglio del PD aveva i lineamenti gentili del Presidente De Rose. Immotivatamente e abusando dei poteri mi ha tolto la parola non permettendomi di continuare”.

Le superiori dichiarazioni, appaiono, a parere di questa Presidenza, assolutamente fuorvianti e strumentali. Nessun comportamento prevaricatore o assimilabile allo abuso di potere è stato tenuto da parte di questa Presidenza che si è semplicemente limitata al legittimo esercizio di compiti scaturenti da norme regolamentari al fine di garantire il giusto ordine ed evitare una degenerazione del dibattito consiliare, già molto aspro, nello scontro fisico.

II Sindaco Dipietro, per il quale questa Presidenza ribadisce la massima stima, ha inequivocabilmente usato espressioni, durante il suo intervento, estremamente oltraggiose nei confronti dei consiglieri del Partito Democratico “ed affina , come “..io sono stato sempre alternativo a voi nei metodi e nell’azione politica non ho mai parlato di affari e di appalti con un capomafia mai ” e puntualizzando di non appartenere “..a un Partito democratico che ha purtroppo non per colpa mia una brutta nomea… “.

Questa Presidenza non poteva non censurare tali espressioni percepite da una cospicua componente consiliare, stante le veementi reazioni verbali, come assolutamente gratuite piuttosto che come inquietanti provocazioni e, quindi, interrompere l’intervento del Sindaco al fine di riportare l’ordine nell’aula consiliare ed evitare una sicura e spiacevole degenerazione del confronto politico.

Ezio de Rose – Presidente del Consiglio Comunale di Enna

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