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Parole al vento

Il 22 agosto il governatore Musumeci ha firmato un’ordinanza per lo sgombero, entro 24 ore, di tutti i migranti presenti nei centri di accoglienza dell’intera isola, con aggiunta di   divieto di sbarchi e transito,  appellandosi al potere speciale di “soggetto attuatore” conferitogli dalla Protezione civile  ma  sconfinando nelle competenze di esclusiva gestione dello Stato (art. 117 della Costituzione). L’ordinanza è stata  naturalmente disattesa  perché le forze dell’ordine, che avrebbero dovuto operare gli sgomberi rispondono al Ministero degli Interni  e il Ministero degli Interni ha definito l’ordinanza  “priva di ogni validità” al punto che il Tar la impugnata e Musumeci per tutta risposta ha ingiuriato la magistrata Quiligotti  “malalingua” e faziosa.  Maria Cristina Quiligotti, presidente della Terza sezione del Tar di Palermo,  ha  accolto l’istanza cautelare presentata dal Governo nazionale  evidenziando che l’ordinanza va oltre i poteri attribuiti alla Regione ed ha segnalato che “nessuna rigorosa istruttoria” dimostra “l’esistenza di un concreto aggravamento del rischio sanitario legato alla diffusione del Covid-19 tra la popolazione locale quale conseguenza del fenomeno migratorio”. “A forza di frequentare Salvini, Musumeci ne sta prendendo tutte le peggiori abitudini” ha detto  Giuseppe Lupo, capo gruppo del PD all’Ars, “assistiamo ad una pericolosa e preoccupante deriva populista, che ormai utilizza quotidianamente il tema dei migranti in maniera strumentale, proponendo false soluzioni del tutto inattuabili” e Fava gli ha fatto eco: “Musumeci fa come Mussolini, si è convinto che l’unica risposta al virus sia prendersela con i migranti, con il governo, con il Viminale e adesso anche con il Tar” forse memore del motto “Molti nemici moto onore” intanto il capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, ha denunciato  Salvini e Musumeci per procurato allarme, abuso d’ufficio e diffamazione. L’ordinanza del presidente della Regione e le parole del segretario della Lega nuocciono gravemente all’economia della Sicilia perché dice Faraone  «presentare al mondo la Sicilia come un lazzaretto o come il campo profughi dell’Europa…mette in ginocchio un pezzo importante del Pil della Sicilia. In un momento, tra l’altro, di crisi profonda”. E mentre Musumeci “vanniava” Ammatuna, sindaco di Pozzallo, agiva nell’unico modo possibile, in armonia con il Ministero degli Interni perchè “con le operazioni da propaganda si ottengono consensi effimeri e like sui social ma non si risolve nulla sul piano concreto”. “L’ordinanza del presidente Musumeci sui migranti è un’operazione con grandi limiti: sul piano della fattibilità tecnico-pratica è irrealizzabile. Gli hotspot sono strutture complesse, se si interviene sull’onda del populismo si lasciano sul tappeto una miriade di problemi. Per chiudere i centri migranti e non far nascere altri problemi ci vuole almeno un mese, e lo si può fare solo con il consenso del governo. E serve armonia con le altre regioni” così Ammatuna.

Presidente, Governatore,  le prove di forza non servono.

Gabriella Grasso

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