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Cisl e Adiconsum: sospensione delle bollette relative alle forniture di gas e luce.

La Cisl Agrigento Caltanissetta Enna e l’ Adiconsum, l’associazione dei consumatori, lanciano l’allarme sugli effetti negativi che molto presto si vedranno sulla mancata previsione da parte del
Governo su tutto il territorio nazionale della sospensione delle bollette relative alle forniture di gas e luce.
Infatti, ricordano, il Segretario territoriale della Cisl, Carmela Petralia e il Responsabile Adiconsum Giuseppe Di Luca, che il decreto legge n.9, approvato lo scorso 28 febbraio dal Consiglio dei
ministri, ha fissato la sospensione delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti fino al 30 aprile solo per i Comuni che per primi sono stati colpiti dal contagio, l’originaria “zona rossa”. Ha poi rimandato, per tutto il territorio nazionale, le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità di famiglie e piccole imprese.
Ciò non può essere sufficiente a tutela dei cittadini, dichiarano Petralia e Di Luca, soprattutto in una provincia come quella di Enna dove il dato dei contagi è arrivato ad essere un numero
considerevole.
E’ indubbio che accanto all’emergenza alimentare, per il quale ogni comune sta cercando di attivarsi così come le tante associazioni di volontariato presenti sul territorio, ci sarà presto l’emergenza della mancanza di liquidità.
E’ necessario, intanto, che nel prossimo decreto venga estesa la sospensione delle bollette su tutto il territorio nazionale per tutelare le famiglie i cui componenti, non lavorando più riceveranno una busta paga pù bassa così come le aziende che dovendo chiudere avranno seri problemi di cassa.
Inoltre, continuano il Segretario della Cisl e il responsabile Associazione dei Consumatori Adiconsum, i Comuni dovrebbero procedere con la sospensione del pagamento dei tributi locali
fino al 31 dicembre 2020 e prevedere già da adesso delle riduzioni sui prossimi pagamenti. Così come, se ancora i Comuni non lo avessero già fatto, bisogna procedere con sospendere le rette di
asili nido e rinviare il pagamento delle luci votive e cimiteriali.
Ci arrivano, poi, numerose segnalazione da parte dei cittadini che, viste le misure di contenimento che vietano gli spostamenti se non per specifici casi e la chiusura di numerosi sportelli bancari sia in diversi paesi di provincia che in città, sono costretti a prelevare ai bancomat di altri istituti bancari.
Dunque, per il periodo di emergenza sarebbe opportuno azzerare tutte le commissione sui prelievi effettuati presso altri istituti di credito oppure che il Comune, laddove di non sua competenza , ma per venire incontro ai disagi dei cittadini prevedesse accanto l’aiuto alimentare anche un aiuto economico per far fronte a tutte queste esigenze.
Infine, la Cisl e l’Adiconsum puntano i riflettori sulla scorretta pratica commerciale che riguardando prodotti attinenti la salute, l’approvvigionamento di beni di primaria necessità e la sicurezza dei consumatori, profitta di situazioni di allarme sociale incrementando il prezzo di vendita in misura superiore al triplo del prezzo risultante dal listino o comunque praticato mediamente. Bisogna vigilare davvero con attenzione per contrastare chi, in questo delicato e difficile momento, cerca di speculare su una situazione già abbastanza drammatica.
La Cisl e l’Adiconsum, dichiarano infine Carmela Petralia e Giuseppe Di Luca, sono a disposizione per attivare con gli enti competenti, Prefettura, e Sindaci, tavoli di confronto per formulare proposte e trovare soluzioni, anche in modalità telematica, per la tutela dei consumatori e dei cittadini.

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