Troina: Oasi sindacati “bilancio del dopo-Padre Ferlauto”
Troina – Oggi, 13 settembre 2018, all’indomani del primo anniversario dalla scomparsa di Padre Ferlauto, fondatore e fu presidente dell’Istituto, riteniamo sia opportuno, oltre che doveroso, fare il bilancio del dopo- Padre Ferlauto.
Ebbene, bisogna sforzarsi tanto, ed anche di più, per trovare un qualcosa di positivo nell’operato di chi ha amministrato l’Istituto, il tutto potrebbe riassumersi in un solo rigo :
- Rinnovo del contratto di lavoro parte economica 2006-2007, fruito solo da pochi mesi dai lavoratori ( nel pubblico si ragiona su un rinnovo con i benefici economici del 2016)
- Riconoscimento buoni pasto
- Predisposizione e riconoscimento di somme ( relativamente esigue in proporzione) per le progressioni orizzontali nelle fasce
Al contrario però, nonostante le attenzioni ricevute dagli assessorati regionali, dalla prefettura, dall’ASP e dalle istituzioni in genere; bisogna riuscire a sintetizzare e distinguere le cose più rilevanti, per quanto riguarda ciò che non è stato fatto, e che invece doveva essere fatto.
Ci tenteremo, comunque:
- Non è stato presentato nessun piano industriale e/o delle performances, nessuna pianta organica, nessun piano di fabbisogno del personale
- Non è stata garantita la data certa nella erogazione degli emolumenti ai dipendenti
- Non è stato garantito, quantomeno, il pagamento mensile di almeno una mensilità (nonostante l’ente erogatore, ossia l’Asp di Enna, lo abbia invece fatto)
- Non sono state recuperate le mensilità pregresse, e non si è onorato l’accordo transattivo che aveva fatto rientrare lo sciopero nell’aprile dello scorso anno, anzi, i mesi pregressi alla data odierna sono quasi 5 + 4 ratei di arretrati per mancato rinnovo contrattuale + premio incentivazione + rimborso 730, quindi peggio che l’anno scorso.
- Non si è dato seguito alla promessa di nominare un direttore generale ( impegno questo, assunto dal neo presidente nel tavolo di Sua eccellenza il Prefetto di Enna)
- Non si è ancora provveduto a predisporre un pubblico concorso per titoli ed esami, per procedere alle assunzioni del personale e sanare quindi, la posizione dei dipendenti assunti in passato, equiparandoli in tal modo ai colleghi omologhi del pubblico
( probabilmente è più comodo assumere parenti, amici e paesani)
- Non ci sembra sia diminuito il costo del personale, semmai il contrario
- Non si è neanche aumentato il valore della produzione
- Non si è razionalizzata la spesa
- Non si è riorganizzato il personale dipendente, e la gestione delle risorse umane, viene demandata alla discrezionalità del singolo
Potremmo continuare ma rischieremmo di non essere più sintetici …
Ci limiteremo solo ad aggiungere che, in poche parole, a nostro avviso, non si è lavorato per il rilancio ed il benessere della struttura e dei suoi lavoratori.
Padre Ferlauto, che in vita ha avuto tante qualità e tanti pregi, ed è stato lungimirante al limite dell’utopia, era una straordinaria intelligenza donata al nostro territorio, che ha saputo costruire una realtà inimmaginabile, in un luogo che, oggettivamente, mal si prestava.
Ma, ahinoi, non ha saputo pensare al dopo di Lui …
Riteniamo che il perdurare di tale contesto, finirà per nuocere irrimediabilmente all’Istituto. Pertanto, ci permettiamo di segnalare che chiunque abbia a cuore la sopravvivenza della struttura, non può non prenderne atto, senza assumersene le relative responsabilità.
Le OO. SS.
– UIIL fp – G. Adamo e L. Ruggeri
– CISL fp – F. Introito e M. Sturnio
– CGIL fp – G. La Valle e P. Galiano