All News

Politica: UDC On Terrana “Italia piu’ povera si metta al centro l’ uomo, la famiglia e il lavoro”

Sicilia – “Alla luce dei recenti dati dell’ Istat che fotografa un paese più povero, occorrono politiche strutturali che mettano al centro il primato dell’ uomo, la sua dignità e il lavoro solo così la crisi che sta investendo l’ Italia può retrocedere dando speranza alle famiglie e ai giovani, ma soprattutto creare un diffuso clima di fiducia nelle istituzioni.”

Lo comunica l’ On. Decio Terrana, Responsabile nazione Enti Locali dell’ UDC e componente dell’ esecutivo nazione del MCL ( Movimento Cristiano lavoratori).  Gli italiani poveri sono raddoppiati in dieci anni. È quanto si evince dalle tabelle dell’Istat sugli indicatori di povertà assoluta, se nel 2006 erano 2,3 milioni, nel 2016 sono diventati 4,7 milioni, con un incremento del 106,9 per cento.

L’incremento maggiore di famiglie in povertà assoluta, in termini percentuali, si registra nelle Regioni del Centro (+133,8%); seguite da quelle del Nord (+62%) e del Sud (+52%). In termini assoluti, invece, la crescita più elevata riguarda il Sud, dove si è passati da 460.000 nuclei in difficoltà nel 2006 a 699.000 nel 2016.

“ I dati certificano il fallimento delle politiche sociali e occupazionali degli ultimi anni– prosegue Decio Terrana – presentando un’ Italia più povera e animata da sentimenti di sfiducia verso il futuro, a tutto questo va aggiunto anche  la sconfortante discesa della curva demografica, con un continuo  calo drammatico delle nascite, basti pensare che nel 2016 in Italia sono nati 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni, dal 2008 al 2016, le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità, l’ anno che si è chiuso – continua Terrana – presenterà sicuramente dati negativi, alla luce di questi elementi occorre intervenire con mirate azioni a sostegno della famiglia e delle politiche sociali, oggi più che mai la famiglia riveste un ruolo centrale nella ripresa economica del paese, l’ UDC che si ispira ai valori della dottrina sociale della Chiesa, promuoverà come ha sempre fatto, una politica che metta al centro l’ uomo e la famiglia, cellula primaria della società .”

L’ On. Decio Terrana si sofferma inoltre sui dati del Rapporto Censis. La società italiana appare al Censis “sconnessa, disintermediata, a scarsa capacità di interazione, a granuli via via più fini”. Manca un “ordine sistemico”, si sono “disarticolate le giunture che uniscono le varie componenti sociali”, si è fatto “sviluppo senza espansione economica”.

 “Giunto alla 51a edizione il Rapporto Censis – ha dichiarato Terrana – ha da sempre interpretato i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase congiunturale che stiamo attraversando, analizzando i dati  – continua Terrana – le considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come si stia chiudendo un lungo ciclo di sviluppo senza espansione economica, il futuro è rimasto incollato al presente occorre pertanto ricomporre un immaginario collettivo che sprigioni forza propulsiva e non lasci prevalere nel corpo sociale il rancore e la nostalgia, mi auguro – conclude Decio Terrana – che le politiche economiche e sociali del futuro siano più incisive e durature, animate da una strategia di sviluppo territoriale e di visione complessiva del Paese.”

In alto