Politica

Volano gli stracci tra Casini e Alfano: il “centrino” si divide sempre di più

ALFANO_CASINI

Che Alfano si incontri con Ghedini e Miccichè sinceramente lo ritengo degradante”. Durissimo al limite dello sprezzante il giudizio di Pierferdinando Casini, fin qui l’alleato più stretto di Angelino Alfano, sulle ultime mosse politiche del ministro degli Esteri. In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex presidente della Camera e leader dei Centristi che fin qui hanno camminato a braccetto con gli alfaniani, si dice “impressionato” dal disinvolto ritorno a destra di chi “per quattro anni e mezzo ha collaborato con tre governi di centrosinistra”, una mancanza di coerenza secondo l’ex democristiano.

Il piccolo centro, insomma, sembra sul punto di implodere, dopo l’attacco a tenaglia dei forzisti sulle truppe alfaniane in Parlamento, disperatamente a caccia di un seggio per la prossima legislatura. Le parole di Casini – che già ieri aveva definito “avvilente” la “processione” di quanti tornano alla corte di Berlusconi – amplificano la solitudine di Alfano, che anche nel suo partito registra posizioni critiche sulla prospettiva di un ritorno al centrodestra, come quella espressa da Fabrizio Cicchitto per il quale “la strada maestra di Ap è quella di una posizione politica autonoma: né con Renzi né con Berlusconi”.

Sullo sfondo resta la complicata trattativa sulle Regionali, che vede i casiniani di D’Alia più vicini al centrosinistra e gli alfaniani a un passo dall’intesa col centrodestra ma con ancora diversi nodi da sciogliere, a partire dalla scelta del candidato alla presidenza. La trattativa dei forzisti siculi con Alfano prosegue. E Nello Musumeci ha aperto alla presenza degli alfaniani in coalizione.

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