Cultura

“Una società senza ideali è una casa costruita sulla sabbia.” di Giuseppe Sammartino

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Dopo secoli di lotte fratricide e scontri cruenti di civiltà e di popoli per creare una società a misura d’uomo con leggi universali per le quali non ci sono esclusi ma persone con pari dignità e uguali diritti, che liberamente, nel rispetto assoluto della libertà altrui, possono realizzare il loro pieno sviluppo, nell’ ultimo secolo e ancor di più negli ultimi decenni, sulla scia di una visione relativistica che nega a priori l’esistenza di verità assolute valevoli in ogni epoca e per ogni cultura e all’ insegna di un populismo sempre più incolto e strumentale attivato ad arte dalle classi dominanti, si è affermata una cultura di massa basata sul consumismo materialistico rivolto all’ arricchimento personale a danno del benessere collettivo e si  è diffuso un modus vivendi privo di valori e ideali di riferimento.

In altri termini, per dar ascolto e cittadinanza attiva a sensibilità, istanze sociali di culture minoritarie, si sta costruendo una società permissiva che privilegia il piacere di pochi rispetto all’ interesse generale mettendo a serio rischio la sua sopravvivenza e i suoi valori fondanti quali l’onestà e la legalità, il senso civico e delle istituzioni, la ricerca del bene comune e l’impegno nel sociale, il rispetto della persona e della vita, nel recente passato appresi e generalmente praticati nelle famiglie, nelle parrocchie e nei partiti, quali luoghi simbolo di formazione civile, politica e umana.

Famiglia, parrocchia, scuola, fino a pochi decenni fa, le tre comunità educative più significative e rappresentative dell’Italia mediante cui s’apprendeva il valore insostituibile dell’unità familiare per il benessere dei figli e degli stessi genitori, la validità universale dei comandamenti e dei precetti della Chiesa per la promozione umana, l’indispensabilità di una scuola democratica, aperta a tutti, per lo sviluppo culturale ed economico della società e dei singoli individui.

Comunità educative altamente formative che operavano in maniera collaborativa con l’obiettivo primario e finale di custodire e promuovere il bene spirituale e materiale di tutti.

Valori che, unitamente agli ideali di democrazia, libertà e giustizia sociale, sono stati lo spirito guida, il fondamento morale e la chiave di lettura dell’agire pubblico e privato e del sacrifico della vita di parecchi uomini eccezionali.

Valori ed ideali condivisi e condivisibili, che in qualsiasi tempo della storia umana devono costituire il tessuto connettivo e la ragione fondamentale di una società a misura d’uomo rispettosa della persona e del vivere civile e democratico dei popoli e delle Nazioni.

Valori e ideali indispensabili specialmente In un momento storico come quello attuale nel quale, sull’ esempio di burocrati e politici corrotti, di starlette e conduttori televisivi disposti a tutto per avere visibilità e denaro a buon mercato, con la capillare diffusione e l’utilizzo incontrollato dei moderni mezzi di comunicazione, si è diffuso in tutti gli strati sociali il mito illusorio del successo individuale e dell’arricchimento facile, quando, invece, è aumentata la disgregazione sociale, la disaffezione verso la politica e la morale, la disoccupazione e la maggioranza dei giovani perbene deve accontentarsi di un lavoro precario e di un magro salario o è costretta ad emigrare per non morire di fame.

Occorre reagire a questa caduta di moralità e disinteresse verso il bene pubblico perché una società priva di ideali e valori fondanti, è una casa costruita sulla sabbia che non appena arriva la tempesta o il terremoto crolla e non si può ricostruire per mancanza di solide fondamenta.

di Giuseppe Sammartino

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