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Palermo: On Venturino “Il problema precariato non si vuole risolvere”

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Palermo – “Ormai da tre anni e sotto diverse numerazioni in Commissione Lavoro sono stati depositati a mia firma due disegni di legge, artatamente disattesi da tutti i componenti della commissione, nessuno escluso, che avrebbero potuto avviare un percorso virtuoso per la stabilizzazione definitiva del precariato pubblico siciliano ad invarianza di spesa. Strada che è stata seguita già da Friuli Venezia Giulia, Puglia, Calabria e Sardegna”. Lo afferma il vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino che denuncia: “Oggi, senza timori, né dubbi, né reticenze ribadisco con più vigore quello che nei numerosi incontri con i tanti precari, conosciuti in questi tre anni, che il problema precariato non si vuole e non si deve risolvere. Il bacino elettorale che rappresenta infatti non deve essere svuotato”.

“Qualcuno ha provato a travasarlo – aggiunge Venturino – ma la logica dei vasi comunicanti non ha funzionato, così come è stato ampiamente dimostrato in Commissione. Il passaggio alla Resais Spa, altro contenitore, non può essere, ed infatti non lo è, la giusta soluzione. Per quanto mi riguarda, ho presentato in Commissione, prima, ed in Aula, adesso, emendamenti volti a modificare l’ultima legge regionale (n. 27/2016) che ha peggiorato il già complesso quadro normativo”.

“Alla luce di quanto detto – conclude Venturino – l’invito che faccio ai lavoratori precari è quello di riflettere con attenzione sulle scelte che andranno ad operare ben presto, non cascando ancora una volta nel solito tranello”.

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