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Enna: PD effetto “Grasso” in provincia, molti potrebbero non votare il partito

Enna: La recente fuoriuscita del presidente del Senato Pietro Grasso dal Pd potrebbe, anche, in provincia di Enna avere delle ripercussioni politiche inducendo tanti appartenenti al Partito Democratico a non votare per i candidati locali in segno di “protesta” sulla gestione del partito. Una protesta, che si aggiunge  alla forte delusione  della “base” per la mancata candidatura nel partito del sindaco di Troina Fabio Venezia in occasione delle elezioni regionali di domenica prossima.  Ma ciò non basta, a tutto questo va sicuramente aggiunto anche il mancato rinnovamento del partito dopo circa due anni di commissariamento. L’ abbandono di Pietro Grasso, per alcuni rappresenta l’ inizio di numerosi altri abbandoni eccellenti.

“Non riconosco più né il merito né il metodo” del Partito Democratico ha dichiarato Pietro Grasso,  “la fiducia sul Rosatellum è stata una sorta di violenza ho informato – continua Grasso – della mia decisione tutte le cariche istituzionali. Che un presidente del Senato debba passare una legge redatta da un’altra Camera senza poter cambiare nemmeno una virgola è una sorta di violenza che ho voluto rappresentare con la mia scelta. Per rispetto delle istituzioni l’ho fatto dopo e non prima il voto”.

Pietro Grasso, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, sarà il leader e il candidato premier della nascente lista di sinistra alle prossime elezioni politiche.E verrà ufficializzato entro la fine dell’anno, in tempo utile per l’inizio della campagna elettorale. Grasso guiderà un rassemblent formato da Articolo 1/Mdp, Sinistra Italiana, Possibile (Civati) e altri gruppi e movimenti della sinistra, ma quasi certamente non Rifondazione Comunista.

L’obiettivo della sinistra guidata da Grasso sarà almeno il 10%, tutti voti rubati ai Dem, con un occhio di riguardo verso i 5 Stelle. Nelle valutazioni informali e nei ragionamenti politici dei bersaniani non si esclude che dopo il voto – ovviamente dipenderà dalle percentuali e dai seggi – possa aprirsi un confronto con Luigi Di Maio per un’alleanza programmatica di governo. Sembra invece tramontata l’ipotesi di desistenza nelle urne. Se sarà accordo, si farà a elezioni avvenute.

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