Cultura

“Non sparate sul regista: Bestiario del cinema americano” di Simone Cerri

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Il cinema americano ci ha abituato a personaggi, luoghi e situazioni improbabili, ma che nei film si ripropongono con una costanza sorprendente. Personaggi come il barista filosofo che dispensa consigli a destra e a manca, o il poliziotto all’ultimo giorno di lavoro prima della pensione che finisce inevitabilmente in mezzo a una sparatoria da cui non uscirà vivo. Luoghi ricorrenti come i motel con vista parcheggio o i locali notturni in cui si combatte più o meno clandestinamente. E infine situazioni che si ripetono fino alla nausea, come il conto alla rovescia prima dell’esplosione di una bomba o la macchina che decide di non partire proprio nel momento più sbagliato.
Simone Cerri ci offre una divertentissima carrellata di luoghi comuni che gli sceneggiatori di Hollywood continuano a proporre a un pubblico che, tuttavia, sembra non averne mai abbastanza.
Simone Cerri è nato a Milano nel 1973). Dai suoi precedenti libri, “Italian Tabloid”, “La Farfalla di Lana Turner” e “Un condominio di gente dabbene” non sono stati tratti dei film. Personaggio tragicamente anacronistico, nel tempo libero tira di scherma, compone minuetti, fa di conto e compone strambotti per la sua bella.
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