Enna: Sfrattata dall’ASP la Facoltà Rumena di Medicina

Facoltà rumena di medicina ad Enna. Arriva lo sfratto. Due mesi a partire dal 24 ottobre scorso per lasciare liberi i locali dell’ospedale Umberto I a Enna. È l’ultimatum dell’Asp 4 al Fondo Proserpina, interfaccia ennese della facoltà di Medicina dell’Università «Dunarea de Jos» di Galati. Lo ha comunicato, in una lettera indirizzata all’Assessorato per la Salute della Regione siciliana il Direttore Generale dell’Asp 4, Giovanna Fidelio.
La lettera, di fine ottobre, è stata inviata anche all’Assessorato regionale per l’Istruzione e la Formazione, al Rettore dell’Università Kore di Enna, ed alla Fondazione Proserpina, ora «Fondo Prosperpina S.r.l.». Proprio quest’ultima «è invitata» nel termine perentorio di due mesi a lasciare liberi i locali del presidio Ospedaliero Umberto I di Enna, concessi Fondo Proserpina S.r.l dalla precedente direzione aziendale.
Amministratore della società “Fondo Proserpina Srl” è l’ex deputato del Pd Vladimiro Crisafulli.
La Fondazione Proserpina con la partecipazione dell’Università rumena ‘Dunarea De Joso’ di Galati, ha attivato i corsi dichiarati illegittimi a più riprese dal Ministero dell’Istruzione. Nonostante le diffide si continua ad andare avanti,
Gli studenti sono sul piede di guerra. Infatti, ilcoordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Basta prese in giro! Il caso di Enna è solo l’ultimo di una serie di tentativi di eludere il sistema a numero chiuso previsto nell’università italiana, come ad esempio l’Università di Tor Vergata che da anni prevede, a costi assai elevati, corsi a numero aperto in Albania. La vicenda di Enna va affrontata non come uno scontro tutto interno al PD, tra Crisafulli e il sottosegretario Faraone, ma come una questione di rilevanza nazionale. Va ribadito con forza che non esistono scorciatoie, riservate a chi ne ha le possibilità economiche, per eludere il numero chiuso: va, invece, smontato l’attuale modello”.
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