Enna: Dal 20 al 28 marzo inizia la Settimana Santa
Enna – La Settimana Santa di Enna è costituita da una serie di manifestazioni religiose derivanti da antiche tradizioni di origine spagnola che si tengono annualmente nella città siciliana. Le celebrazioni attraggono migliaia di turisti e rappresentano l’evento più importante per la città e per la sua provincia, soprattutto in occasione della processione del Venerdì Santo, durante la quale sfilano circa 2.500 confrati incappucciati, che portano i fercoli di Gesù morto e della Madonna Addolorata, sulle note di diverse marce funebri. I riti sono stati inseriti tra le manifestazioni a richiamo turistico internazionale in Sicilia e tra le eredità immateriali della Regione Siciliana.La Settimana Santa a Enna è un bene protetto dall’ Unesco.
La Domenica delle Palme – La processione di Gesù e degli Apostoli – L’ingresso di Gesù a Gerusalemme
I riti si aprono la Domenica delle Palme, allorquando viene evocato l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Alle 9,30 del mattino, come detta la tradizione, presso il barocco Santuario di Papardura, arroccato sui ripidi fianchi della montagna su cui sorge la città, i confrati della Passione rappresentano l’arrivo del Messia nella città santa. Uno dei confrati, rappresentante Gesù, monta su un asinello, preceduto da dodici compagni, rappresentanti gli apostoli, che reggono grandi rami di palma. Il corteo risale per la strada che porta in città, e viene accolto al quadrivio del Monte dalle rappresentanze delle confraternite e dalla banda in festa, circondata da un gran numero di fedeli.
Il momento culminante delle celebrazioni pasquali si ha nella giornata del Venerdì Santo, quando, nel primo pomeriggio, tutte le Confraternite giungono al Duomo e lì incominciano a comporsi per la solenneprocessione. Sono oltre duemila i confrati incappucciati che, in rigoroso ordine prestabilito e in assoluto silenzio e mestizia, precedono le Vare del Cristo morto e dell’Addolorata, dando così inizio al lungo corteo funebre che percorrerà quasi tutta la città. Ad aprire la sfilata, tra due ali di folla, è la Compagnia della Passione, i cui confrati, portano su dei vassoi i 25 simboli del martirio di Cristo, detti i Misteri: la croce, la borsa con i trenta denari, la corona, la lanterna, il gallo, i chiodi e gli arnesi per la flagellazione. Seguono la altre Confraternite e, con la massima compostezza, la processione lentamente si snoda per le vie cittadine fino a raggiungere la chiesa del cimitero, ex Convento dei Cappuccini, dove viene impartita, ai fedeli, la benedizione con la croce reliquario contenente una spina della corona di Cristo. La processione, quindi, ritorna verso il Duomo.
I riti della Settimana Santa, proseguono la Domenica di Pasqua con la cerimonia detta a Paci, quando, tra due ali di folla, e un festoso suono di campane, nella piazza adiacente al Duomo, le statue del Cristo risorto e della Madonna si incontrano e trionfalmente vengono portate all’interno della chiesa, dove rimangono esposte alla venerazione dei fedeli per una settimana.
La domenica successiva alla Pasqua, detta Domenica in Albis, le Confraternite, Collegio del SS. Salvatore, Spirito santo e il Collegio di S. Giuseppe, con il vicario foraneo della città e i fedeli, si recano in processione nei pressi del Castello di Lombardia, dove, con il simulacro della Trinità portato a spalla dai confrati dello Spirito Santo, viene impartita la solenne benedizione dei campi. Si fa ritorno, quindi, verso il Duomo, sostando prima in Piazza Mazzini, dove si da vita alla tradizionale e ultima cerimonia, detta la Spartenza (separazione) presieduta dalla Venerabile Confraternita dello Spirito Santo, in cui la Confraternita Collegio del SS. Salvatore e il Collegio di San Giuseppe ritornano in possesso dei rispettivi fercoli (del Figlio risorto e della Madre) e li riconducono nelle chiese di appartenenza, a simboleggiare il necessario distacco per la conclusione terrena della missione di Cristo che ritorna al Padre. La confraternita di San Giuseppe, che porta a spalla il fercolo con la Madonna, viene accompagnata nella propria chiesa dal Simulacro della Trinità portato a spalla dai confrati della Venerabile Confraternita dello Spirito Santo.