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Canone RAI entro il 30 aprile l’autocertificazione per non pagare le doppie utenze

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Per non pagare due volte il canone Rai sulle bollette della luce bisogna per forza inviare l’autocertificazione.   Se in famiglia ci sono due o più case e due o più contratti della luce intestati a soggetti diversi, arriveranno altrettanti addebiti del canone Rai, salvo che l’interessato non invii l’autocertificazione diffusa dall’Agenzia delle Entrate. È questo l’ultimo e paradossale capitolo relativo alla vicenda sul Canone Rai nella bolletta della luce.   In barba, infatti, a quanto è scritto nella legge di Stabilità e promesso dal Governo, secondo cui il Canone va addebitato solo sui contratti della luce relativi alla residenza principale, a sorpresa, con un colpo di mano, l’Agenzia delle Entrate ha letteralmente riscritto le regole, capovolgendole: il canone andrà a finire su tutti i contratti della luce, anche se intestati a più persone dello stesso nucleo familiare. C’è un solo modo per impedire il doppio addebito: l’intestatario deve spedire, in via telematica o con la raccomandata a.r., l’autocertificazione. Il che significa che, chi non lo farà o si dimenticherà di farlo (i tempi, peraltro, scadono tra meno di 60 giorni) pagherà due o più volte il canone pur dovendolo versare una volta sola.   In questo modo, in tutte le famiglie in cui due o più membri hanno intestato un contratto della luce (si pensi al caso tipico in cui marito e moglie siano titolari di un immobile a testa e ciascuno dei due abbia intestata la relativa utenza elettrica) bisognerà decidere chi deve pagare e chi, invece, dovrà inviare l’autocertificazione. Diversamente il canone sarà addebitato a tutti i titolari di un’utenza.   Quel che ha fatto l’Agenzia delle Entrate, andando a derogare la legge, è estremamente grave, essendosi accaparrata, di forza, un potere che spetta solo al Parlamento e al Governo. In pratica, con la circolare diffusa ieri, il fisco ha onerato ogni contribuente del compito che, invece, spettava all’Agenzia delle Entrate e alle società elettriche: coordinare, cioè, i dati sui nuclei familiari e le residenze in modo da addebitare il canone solo sulle abitazioni principali. No, non sarà nulla di ciò che era stato promesso e ogni italiano che abbia due o più utenze dovrà invece, ogni anno, inviare all’Agenzia delle Entrate (secondo le regole che abbiamo spiegato qui) l’autocertificazione.   Il punto è però che per il 2016 la scadenza è il 30 aprile: mandano meno di due mesi alla scadenza per l’invio. E di questo nessun italiano ne è a conoscenza.

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