All News

Attentato Bruxelles: Attesa angosciante per Patricia Rizzo. I familiari originari di Calascibetta

patricia

Ore di ansia per la famiglia di Patricia Rizzo, funzionaria della Commissione europea scomparsa martedì mattina a Bruxelles durante l’attentato alla fermata della metropolitana di Maelbeek, dove un kamikaze ha sventrato il vagone di un treno.

La Farnesina ha confermato che è proprio Rizzo la donna dispersa mentre molto probabilmente si trovava nella metro che prendeva ogni mattina per andare al lavoro. La Commissione invece parla di “tre funzionari feriti”. Il cugino della donna, Massimo Leonora, ha postato sulla propria pagina Facebook una foto della Rizzo chiedendo informazioni. Nella mattinata di mercoledì nella bacheca del social network era corsa la notizia del suo ritrovamento, viva, ma l’informazione è stata smentita.

Leonora afferma di trovarsi all’ospedale militare, dove il centro di crisi allestito per gli attentati risponde alle richieste dei famigliari. “Siamo qui da stamattina e non sappiamo ancora niente. I genitori di Patricia sono stati fatti salire al primo piano dalla polizia per riempire un formulario. Cercano segni particolari” per poterla identificare, dice all’Ansa dall’ospedale militare Konigin Astrid (dove si trova un centro grandi ustionati).

“È da ieri che la cerchiamo e speriamo davvero di trovarla viva”, spiega Leonora. “Anch’io stavo per prendere la metro, ma all’ultimo minuto ho cambiato idea e ho preso l’auto, altrimenti probabilmente sarei stato coinvolto anch’io nell’esplosione”. “I nonni di Patricia, come i miei, sono venuti in Belgio per lavorare nelle miniere e siamo rimasti tutti qui, siamo originari della provincia di Enna, i miei di Calascibetta. Ma abbiamo tutti la nazionalità italiana, perché l’Italia resta il nostro Paese”, spiega. “I genitori di Patricia abitano fuori Bruxelles”.

Recentemente Rizzo era diventata funzionaria perso l’Ercea, l’agenzia che si occupa della ricerca.

Ieri la Farnesina aveva comunicato che tra i feriti degli attentati all’ aeroporto e alla metropolitana c’erano anche tre italiani. “Secondo le nostre informazioni – aveva precisato l’ambasciatore italiano a Bruxelles, Vincenzo Grassi – nessuno di loro è nell’ elenco dei feriti gravi”. Chiara Burla, 24 anni, di Varallo; Marco Semenzato, padovano, 34 anni; Michele Venetico, 21 anni, nato in Belgio, che da tre anni lavorava nello scalo di Zaventem sono i tre italiani feriti in maniera lieve.

Fonte: www.huffingtonpost.it

In alto