Sicilia: 30 milioni in aiuti alle Pmi che si rinnovano
Sicilia: Con l’avviso «aiuti alle imprese esistenti e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale» (misura 3.1.1-3), la Regione Sicilia sostiene medie, piccole e micro imprese attraverso incentivi diretti, finalizzati all’acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali per raggiungere un upgrade tecnologico nei settori produttivi tradizionali. Un’agevolazione con contributi in “de minimis” pari a 30 milioni di euro. Scadenza: il 22 marzo.
Per ciascun progetto approvato, il contributo a fondo perduto è del 75% dei costi ammissibili. Gli investimenti sono finalizzati all’installazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento di uno già esistente, alla diversificazione della produzione, all’aumento di prodotti e servizi, alla realizzazione di opere murarie.
E più in particolare, alla riduzione degli impatti ambientali, all’adozione di tecnologie chiave abilitanti nei processi produttivi coerentemente con la Strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente, a una produzione orientata verso segmenti di qualità, all’attivazione di relazioni stabili con altre aziende, alla sicurezza delle imprese. Ammesse nella misura massima del 40% le spese per opere edili di ristrutturazione su edifici già esistenti, per impianti, macchinari, attrezzature nuovi di fabbrica e conformi alle normative comunitarie, software, servizi e- commerce, servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione.
Per la partecipazione al bando è necessario dimostrare regolarità contributiva (Durc), capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare – che dovrà essere documentata mediante attestazione rilasciata da un istituto di credito comprovante la reale capacità di fare fronte sia alla quota di finanziamento a proprio carico che alle esigenze tecniche, agli impegni finanziari assunti, allegata a corredo della domanda di partecipazione
– produrre la completa documentazione antimafia, l’iscrizione al registro delle imprese della Camera di commercio competente sul territorio. Una commissione valuterà le domande di contributo sulla base dei criteri assegnati e secondo l’ordine cronologico di arrivo. Sarà considerata la qualità della proposta progettuale (attendibilità e congruenza, coerenza con le condizioni economico-finanziarie, produttive e di mercato del bacino di utenza di riferimento: massimo 25 punti),
l’effetto atteso sulla competitività dell’impresa (massimo 15 punti), la cantierabilità dell’iniziativa (possesso di tutte le autorizzazioni e pareri necessari: massimo 25 punti), la sua sostenibilità economico finanziaria (massimo 15 punti).
Elementi premiali saranno considerati lo sviluppo di modelli di business che comportino un minore impatto ambientale o che siano caratterizzati da una gestione più sostenibile (3 punti), modelli di business inclusivi (2 punti), l’appartenenza alle aree identificate dalla S3 nonché agli ambiti dell’eco-innovazione e all’economia a basse emissioni (7 punti), l’ottenimento del rating della legalità (8 punti). Per l’ammissibilità alle agevolazioni è necessario raggiungere il punteggio di 65 punti.