All News

Enna: Massimo Greco “Musumeci miglior candidato alla presidenza della Regione”

Enna: “Anch’io, che sono un cittadino-elettore che vuole esercitare nel migliore dei modi il diritto costituzionale di elettorato attivo in coerenza col principio di fedeltà alla Repubblica, sono chiamato il 5 novembre a valutare, tra le altre, la candidatura di Nello Musumeci alla carica di Presidente della Regione Siciliana, in un momento in cui la società politica sembra avere divorziato dalla società civile. E questo trauma, che mina alle fondamenta il “patto sociale” tra Stato e cittadini, ha finito per privare di credibilità, qualità ed autorevolezza i partiti politici prima e le Istituzioni repubblicane dopo: Stato, Regioni ed Autonomie locali non sono più percepite come Organizzazioni democratiche finalizzate ad assicurare nel migliore dei modi la volontà generale delle comunità amministrate, ma come strumenti di privilegio e potere in cui gli interessi pubblici vengono quotidianamente piegati a vantaggio degli interessi di parte. Se a questa premessa di contesto si aggiungono, l’indebolimento progressivo delle politiche d’integrazione europea e il recente risveglio di autonomismi regionali, l’abbandono strutturale delle politiche di sviluppo del Mezzogiorno, l’aumento disordinato del fenomeno migratorio, le macerie lasciate dalla politica crocettiana e l’inconsapevolezza diffusa in ordine all’impoverimento economico e sociale in atto nelle aree interne e centrali dell’isola, appare evidente che una siffatta candidatura, che arieggia la fattispecie dell’incoscienza, altro non rappresenta che un atto d’amore verso la propria terra.
La complessità del momento richiede, quindi, una terapia d’urto che non può certo essere somministrata da chi ha già programmato, dimostrando comunque di possedere lungimiranza e senso della realtà, il viaggio di nozze dopo il 5 novembre, né da chi, ancorchè legittimamente, pensa di trovare le chiavi del buon governo nei sacchi della demagogia politica piuttosto che nei bidoni digitali colmi di populismo. Come non ricordare in questa occasione l’affermazione di Umberto Eco per il quale “internet ha dato diritto di parola agli imbecilli: prima parlavano solo al bar e subito venivano messi a tacere”.
Invero, poiché il sistema dell’elezione diretta del Governatore valorizza e personalizza il consenso elettorale, sintetizzandone linea politica e azione programmatica, è solo in capo alla calda persona umana che vanno accreditati, o meno, i prescritti requisiti-hard di moralità, onestà intellettuale, esperienza politica e competenza di governo e non su un freddo simbolo di partito. Ma se questi sono i requisiti-hard che consentono già, ictu oculi, di individuare la candidatura migliore, è sulla scrematura dei requisiti-soft che la partita si chiude prima ancora di essere giocata. I siciliani, infatti, hanno certamente il diritto di trovare lavoro e di ritornare a vivere dignitosamente nella propria terra ricca di storia, cultura e solidarietà, ma hanno anche bisogno di dialogare con quel pastore che sia in grado di tracciare un orizzonte, e capace di contaminare empatia, partecipazione, fiducia, ottimismo e speranza. Insomma, un candidato che sia in grado di restituire ai siciliani il desiderio di sognare.

E chi tra i candidati potrà farci sognare di vivere in una Sicilia che, prima o poi, “diventerà bellissima” se non Nello Musumeci?”

di Massimo Greco ex presidente consiglio provinciale Enna

In alto