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Il Movimento 5 Stelle a un passo dal governo!

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Il Movimento 5 Stelle, che è un movimento di liberi cittadini a cui è riconosciuto il ruolo di governo e indirizzo per un’Italia a 5 Stelle  (Acqua, Ambiente, Trasporti, Sviluppo, Energia), non ha ancora festeggiato il compimento del settimo anno dalla sua fondazione (Milano, 4 ottobre 2009)) e già ha conquistato le città di Torino, la prima capitale del Regno d’Italia (dal 1861 al 1865) e di Roma, dal 1871 capitale del Regno d’Italia e dal 1946 ad oggi dell’Italia Repubblicana.

   Due città storiche, perché hanno fatto la storia d’Italia e anche perché sono le prime due grandi città che consentiranno al Movimento 5 Stelle di dimostrare la sua reale capacità  di governare  la cosa pubblica in maniera trasparente, onesta e giusta come è nel suo programma elettorale.

   Un primo passo, assai significativo, il Movimento 5 Stelle l’ha fatto: Roma, la capitale d’Italia, è stata conquistata, così Torino e tante altre città italiane. Continuando con questo ritmo e questo andazzo delle cose, l’altro passo, quello conclusivo, sarà la conquista del governo dell’intero Paese.

   Tranne modifiche all’ultimo momento dell’Italicum, la legge elettorale che entrerà in vigore il primo luglio 2016 e vale soltanto per la Camera dei Deputati e obbliga al ballottaggio nel caso che nessuna lista raggiunga il 40 per cento dei voti, il movimento 5 Stelle nelle prossime elezioni nazionali del 2018 molto probabilmente raggiungerà questo traguardo .

   Nessun meraviglia! Gli italiani sono avvezzi al cambiamento. Negli ultimi due decenni l’hanno promosso, spesso senza dare il tempo a chi sta al governo d’imparare a ben governare il Paese.

   In Italia, infatti, dopo la Prima Repubblica, abbiamo sperimentato forme di governo di tutti i tipi: di centro-destra, di centro, di centro-sinistra, che in concreto non hanno saputo risolvere i problemi del debito pubblico, della disoccupazione giovanile e del dislivello economico, sociale e culturale tra il Nord e il Sud d’Italia e ciò per meri giochi di potere, corruzione generalizzata, assegnazione di poltrone e prebende per nani, veline e ballerine di ogni specie e qualità.

   La logica naturale delle cose, i fatti politici, economici, sociali dell’ultimo ventennio, una miriade di grossolani e ripetuti errori delle classi dirigenti sia di destra sia di sinistra, che hanno sprecato il tempo facendosi la guerra piuttosto che risolvere i problemi dell’Italia e fare le riforme istituzionali necessarie e utili ad un buon governo, fanno intravedere come ineluttabile e certo tale passaggio.

Dinanzi all’aumento continuo della povertà, di una tassazione sempre più insopportabile dalle classi medio – basse e di riduzione dei servizi sociali, addebitabili in minima parte al governo in carica, chi può fermare questa tendenza al cambiamento, questa spinta a sconfiggere, per colpe non proprie, anche sindaci capaci, competenti e onesti quali Piero Fassino?

Il governo Renzi riuscirà a migliorare le sorti economiche e il livello morale dell’Italia prima che il Movimento 5 Stelle andrà al governo? Saprà trovare i rimedi necessari e utili per far trionfare la legalità, l’onestà e la trasparenza propugnate dal Movimento Cinque Stelle e allontanare dalla gestione della cosa pubblica i corrotti e gli affaristi che da decenni, agendo spesso impunemente, hanno  favorito la cordata degli amici,  dei parenti stretti, delle mogli e amanti proni a servirli?

Quelli che verranno, saranno anni, mesi, giorni decisivi per le sorti del Paese.

Se il governo Renzi e neppure il Movimento 5 Stelle lo sapranno governare in modo trasparente, onesto, giusto e risolutivo dei suoi annosi problemi, in futuro non sapremo a quale santo rivolgerci. Questo ingrato, pesante compito, di certo, non potranno assolverlo gli uomini della Provvidenza. Occorrono, come già accaduto nel secondo dopoguerra, uomini onesti, competenti e capaci, che amano il proprio Paese e lottano per il benessere collettivo.

di Giuseppe Sammartino.

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