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Le riflessioni del Sindaco di Leonforte sul piano sanitario provinciale

ospedale_leonforteRiceviamo e pubblichiamo:

La direttrice aziendale dell’ASP 4 di Enna ha presentato, a suo dire in via informativa, il piano aziendale all’assemblea dei sindaci della Provincia. Parlare di tagli è assolutamente riduttivo, infatti quanto mostrato  mira al completo annientamento della Sanità ennese. Ovviamente il presidio ospedaliero più penalizzato è quello di Leonforte (foto), che verrebbe subito trasformato in ospedale di comunità perdendo il Pronto Soccorso, la Medicina e la Chirurgia, lasciando posto solo alla riabilitazione e alla lungodegenza. Il nostro non sarebbe più un ospedale per acuti ma una struttura riabilitativa post acuzie. A Leonforte non sarà più possibile affrontare le urgenze per salvare vite umane così come è accaduto sino ad oggi. Un’altra bella riduzione nelle sue funzioni la subisce l’ospedale di Piazza Armerina, che almeno per il momento mantiene il pronto soccorso. Enna perde un paio di reparti senza acquisire nessuna alta qualità specialistica e illudono Nicosia con posti letto che difficilmente riuscirà  ad occupare per l’assoluta inutilità rispetto alla domanda sanitaria. In sostanza i pazienti con le  urgenze dovranno pregare di stare male al momento giusto per trovare un posto letto libero, una diagnostica efficiente e celere tale da fare le giuste diagnosi, personale adeguatamente sufficiente e formato a prestare i soccorsi, una viabilità discreta e la clemenza dei fattori meteorologici che consentano di raggiungere la struttura sanitaria più vicina in tempi brevi e sicuri. Passiamo da 4 ospedali salvavita a 2 nosocomi inadeguati alle esigenze di tutta la provincia, affollati e sostanzialmente depotenziati. Bisognerebbe capire bene dove sono finiti i posti letti per acuti tagliati a Leonforte e Piazza Armerina e a quale scopo. Gli ospedali che rimangono non hanno nessuna garanzia per il futuro perché così concepiti verranno travolti dalle loro stesse inefficienze non potendo rispettare le linee guida dettate dal Servizio Sanitario nazionale. Si sta falcidiando la sanità ennese senza garantire più il diritto alla vita con le giuste ed opportune cure. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile ed inconcepibile. Tutto ciò è illegittimo perché contrario al piano di riordino decretato dallo stesso Assessorato alla Salute, che doveva prevedere la giusta copertura finanziaria e che oggi chiede ai cittadini, tramite i suoi nominati dirigenti aziendali, riduzioni di costi e sacrifici di vite umane. L’intera popolazione provinciale è in serio pericolo. Sono certo che tutti i sindaci saranno uniti per avversare la politica ragionieristica dei tagli orizzontali, conducendo una battaglia contro chi offende la qualità della vita.  Invito la deputazione tutta ad avversare chi vilmente da Palermo manda nel nostro territorio adepti per distruggere quel poco che è rimasto, anziché occuparsi degli scandali sulla mala gestione sanitaria che ha prodotto danni erariali ingenti ed enormi sprechi. Stiamo subendo tagli in tutti i settori soffrendo fortemente ed arrancando dal punto di vista economico e sociale, ma sulla sanità non siamo disposti ad accettare questo stato di cose. 

Francesco Sinatra

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