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Perché tanta fretta di chiudere la questione “Partite Pregresse”?

acqua

 

Enna: Giorno 29 dicembre, a chiusura dell’anno,  l’assemblea dei sindaci è stata chiamata a deliberare su alcuni punti posti all’OdG. In tale sede il sindaco di Calascibetta e di Regalbuto, sembra, abbiano sostenuto la necessità di chiudere la vicenda dell’ipotesi di  sospensione delle partite pregresse, avanzata dall’associazione sulla base delle sentenze dei Giudici di Pace ed avallate e richieste dalla maggioranza dei sindaci. Il punto, poiché,  non inserito all’ordine del giorno,  non è stato discusso, ma certamente sarà motivo di dibattito nella prossima assemblea prevista per il 12 c.m. alle 10.30. La nostra associazione, sentite anche le altre associazioni dei consumatori e i Comitati cittadini,  avvierà richiesta ai sensi della L.244/2007art.2 c.461, al presidente dell’ATI di partecipare all’assemblea al fine di poter capire  con chiarezza quali sono le argomentazioni e, soprattutto, chi sono i sindaci che nelle piazze difendono le istanze dei  cittadini sulla sospensione delle partite pregresse, mentre nelle riunioni al chiuso e senza la presenza dei cittadini o della stampa argomentano soluzioni, decidendo secondo i propri interessi, a scapito dei cittadini che, nonostante le sentenze, favorevoli,  si vedono chiamati a pagare un balzello illegittimo. Mentre per il deposito cauzionale sono stati costretti a pagarlo due volte, una prima volta al vecchio gestore ed una seconda volta al nuovo gestore Acquaenna, quando era obbligo del vecchio gestore stornare le somme al nuovo gestore vedi art.12 c.2 della legge Galli. In vero su tale vicenda l’EAS ha conguagliato il deposito cauzionale per i comuni di Calascibetta, Aidone, Leonforte e Pietraperzia al nuovo gestore ma nelle tasche dei cittadini non è arrivato nulla, anzi; mentre per Enna sembra proprio che quelle somme (400 mila euro circa) non siano nella massa attiva dell’ASEN, segno, sembra, il condizionale è d’obbligo, che impropriamente qualcuno quelle somme le abbia stornate, per altro illegittimamente, essendo somme dei cittadini, immobilizzate. Su questa ultima vicenda abbiamo notizia che il commissario liquidatore dell’ASEN  convocato dalla 1° commissione consiliare non si sia mai presentato per relazionare: perché? Perché queste cose non vengono denunziate all’opinione pubblica e, se necessario, alla Magistratura? Chi ha interesse ad occultare il tutto? I Sindaci, ci chiediamo, di Calascibetta e di Regalbuto quali interessi hanno  per la non sospensione delle partite pregresse? Forse, qualcuno ha interesse per i cantieri aperti e per i lavori non ultimati o, forse,  per le nomine del collegio dei sindaci revisori di Acquaenna?  I sindaci, con le dovute eccezioni, spesso parlano di essere a favore dei cittadini per carpirne il voto, ma dopo trattano, nel chiuso dei cenacoli, contro i cittadini. Sarebbe interessante, seguendo le affermazioni della commissione antimafia, che si sgomberassero quelle zone d’ombra presenti nella gestione dei servizi pubblici: Acqua e Rifiuti ad Enna dove la mafia è silente, ma attiva.  Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo. (P.Borsellino)

di Pippo Bruno – Assoconsumatori- AssoConsum

 

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