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Leonforte: Ex Presidente Consiglio Romano “Il perchè di una scelta”

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Leonforte – Ecco le motivazioni che hanno indotto la dott.ssa Floriana Romana ( nella foto al centro ) a dimettersi dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale  “Nella scorsa conferenza dei capi gruppo, giovedì 18 febbraio, ho dato comunicazione delle mie dimissioni da Presidente del consiglio, formalizzandole l’indomani.

Come ho detto in quell’ occasione, le mie dimissioni sono legate alla nuova fase politica che si sta profilando; è un momento di transizione e trasformazione, e ancora non sappiamo bene a cosa darà luogo, ne sapevamo ancora meno 10 giorni fa, visto che dal giorno delle mie dimissioni ad oggi, tanti sono i cambiamenti che si sono aggiunti.

Tornando alla motivazione della mia scelta, essendo stata eletta in una fase precedente, quando il PD era il gruppo di maggioranza relativa, oggi, con un gruppo di 12 persone, si è profilata una nuova geografia politica, che riunisce persone che fino a ieri erano contrapposte.

Questa mia scelta, lo sottolineo, antepone i miei valori politici, la mia etica  e la coerenza agli interessi strettamente personali. Ne ho sentite di tutti i colori in questi giorni, forse perché le mie dimissioni risultano inusuali e fuori da ogni schema poltronistico. A scanso di equivoci, voglio dichiarare in modo ufficiale che non accetterò nessuna carica. Faccio quindi un passo indietro, rimettendo il consiglio comunale nella possibilità di scegliere il presidente del consiglio.

Proprio in questo momento in cui non ci sarebbe il rischio di una mozione di sfiducia, la mia scelta esula da qualsiasi ragionamento di calcolo considerando anche che chi invocava le mie dimissioni oggi fa parte di questo gruppo.

Oggi 7 consiglieri, il sindaco, 3 assessori entrano nel Partito Democratico, ci troviamo ad essere 12 consiglieri in un unico gruppo, dove sono confluiti 2 gruppi per intero (Arca e Big Bang) più un consigliere che era del gruppo Megafono.

Il nuovo presidente del consiglio comunale sarà il presidente di questa nuova fase politica.

Mentre quando sono stata eletta io (con 7 voti, in seconda votazione) e fino a poco tempo fa, la geografia politica del cc era molto frastagliata, con 7 gruppi consiliari, poi diventati 6 ma con ben 3 consiglieri indipendenti o senza un gruppo di appartenenza.

In questa situazione, fare il presidente del consiglio comunale mi ha molto appassionato, nulla era mai dato per scontato, ogni punto in consiglio non aveva un esito predefinito.

Ho avuto l’onore di essere stata il primo presidente del consiglio donna nella storia del comune di Leonforte e anche se sono stata eletta solo da 7 consiglieri, si è inteso svolgere il ruolo di Presidenza in modo imparziale a garanzia di tutto il consiglio e di tutti i consiglieri; infatti, ho sempre ascoltato le richieste, condiviso idee, proposte ed informazioni con tutti i consiglieri e in conferenza dei capigruppo, all’interno della quale si è tentato sempre di prendere le decisioni all’unanimità, senza arrivare al voto.

Ho rinunciato volontariamente ad una buona parte dell’indennità, dato il momento di grave crisi finanziaria che attanaglia il bilancio comunale e la comunità leonfortese e dato che ritengo giusto che le persone che occupano cariche pubbliche forniscano, soprattutto con l’esempio, prova di reale partecipazione alle comuni difficoltà della gente.

È stato possibile, così, risparmiare più di 10.000 euro.

Durante la prima fase, che io definisco della luna di miele, di questo consiglio comunale, che rispetto al passato risultava più giovane, con più donne e con titoli di studio più elevati, il consiglio comunale ha portato avanti numerose e lodevoli iniziative, ricordo a titolo esemplificativo la riduzione del gettone di presenza e l’azione forte, unitaria e decisa di protesta contro chi, dall’alto, voleva privarci del nostro diritto alla salute!

E per questo faccio un grande plauso a questo consiglio comunale, che sono stata orgogliosa di rappresentare.

Ma pian piano – è sotto gli occhi di tutti – siamo passati da una fase in cui noi consiglieri stavamo qui al comune 24 ore al giorno per difendere il nostro ospedale, mettendo da parte i nostri impegni personali e lavorativi e anche le riunioni di commissione con relativi gettoni di presenza, ad una fase più recente in cui, quando si tratta il punto sull’ospedale all’interno di un consiglio comunale, si svuota l’aula e rimaniamo 4-5 persone.

Si è creato effettivamente un empasse, sono diminuite le proposte, è diminuita la partecipazione fattiva, l’operatività, il dinamismo, riducendoci ad una presenza più fisica che altro…. E a volte neanche quella…

Voglio sottolineare (sempre per smentire le voci che ho sentito in questi giorni) che la mia scelta non ha per nulla a che vedere con il mio essere donna e mamma; per nessun motivo avrei ceduto alle difficoltà (che comunque ci sono) di conciliazione, anzi, non ho per scelta usufruito dei diritti di maternità, allattamento ecc., e già a neanche un mese dal parto ero al comune a cercare di evitare un commissariamento per una scadenza non rispettata, ne sanno qualcosa i consiglieri Di Naso e Cremona. Solo un consiglio non ho presieduto. Eppure non sono mancate le battute più o meno velate sulle difficoltà di una donna a fare politica, in un ambiente voglio dire prevalentemente maschile, non dico maschilista, in cui c’è ancora tanta strada da fare per dare pari opportunità alle donne e agli uomini e non mi riferisco alle leggi, ma alla cultura, alla mentalità, anche quella di noi donne.

Oggi, dunque, la mia decisione di fare un passo indietro, nasce, e lo sottolineo, dal mio senso etico politico e di coerenza anche con quanto ampiamente riportato nel documento presentato nello scorso consiglio comunale da parte del PD. Il mio modo di intendere la politica mi porta a rimettere la mia carica alla volontà di questo consesso civico, vista la nuova compagine politica, avendo pieno rispetto verso la carica che ho rivestito e senza considerarla una poltrona da tenere a denti stretti o da scambiare con altro.

La mia decisione personale, ripeto presa 10 giorni fa, è stata catalizzatore di un repentino cambiamento e di una accelerazione che spero e mi auguro avrà risvolti positivi.  Credo che questo nuovo assetto politico avrà il duro e arduo compito di eliminare il senso di caos politico a cui i cittadini hanno assistito, e di far passare un messaggio di trasparenza e chiarezza, senza il solito e vecchio ricorso a modalità della vecchia politica, basata su meccanismi e riunioni segrete, in cui si pensa di decidere le sorti di un paese, ma in realtà si vuole solo gestire un potere che può dare un proprio tornaconto, perdendo di vista i reali problemi.

Comunque io faccio la mia parte, gli altri facciano la loro, io agisco secondo i valori in cui credo, la coerenza, la dignità politica, la partecipazione che per me è “prendere parte” e “fare la propria parte”, non è certo “PRENDERSENE UNA PARTE”!

Per concludere, ringrazio tutti i miei colleghi consiglieri, l’a.c., i capi settore, tutti i dipendenti, per la collaborazione che ho ricevuto per svolgere il ruolo di presidente del cc. Ruolo a cui ho dedicato impegno e passione perché credo che vada valorizzato e rispettato ancora di più. Così come va rispettato di più il consiglio comunale e tutelato da attacchi esterni, insulti gratuiti, atti offensivi anche gravi già subiti in passato, come purtroppo sa bene il nostro collega Ghirlanda; dal canto nostro però come consiglieri dobbiamo attenerci ad un’etica elevata e migliorare la comunicazione e il dialogo con i cittadini, in modo da aumentare la fiducia nelle istituzioni”

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