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Enna, On. Maria Greco: “ La prefettura di Enna non verrà soppressa”

INCONTRO prefettura 2015 024

INCONTRO prefettura 2015 024Il taglio delle prefetture al momento sembra essere scongiurato. Le rassicurazioni sono arrivate direttamente dai ministri Alfano e Madia, che hanno incontrato un gruppo di parlamentari dicendo che “non esiste una lista delle prefetture da tagliare”.

La notizia è stata comunicata dalla parlamentare del Pd dall’ On. Maria Greco in occasione del consiglio comunale tenutosi a Enna presso la sala Cerere a difesa della prefettura. L’ On. Maria Greco ha seguito da vicino la vicenda esprimendo in tutte le sedi la propria contrarietà.

“ Per il ruolo che svolge come presidio di legalità – ha detto l’ On Greco – la prefettura di Enna  non si tocca, non tanto per una contrarietà di principio alla riorganizzazione degli enti di governo del territorio, ma perché l’accorpamento con Caltanissetta,  previsto fino all’altro ieri, a seguito di un decreto del governo Monti comporterebbe, a caduta, la perdita della questura, del comando provinciale dei carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, ”.

Per  ministri Angelino Alfano e Marianna Madia, la strada del risparmio non passa quindi per la chiusura di solo 23 prefetture, tra cui quella di Enna.

“I due esponenti del Governo – ha detto l’ On. Greco – hanno evidenziato una  grande attenzione alle nostre esigenze e a quelle dei territori interessati, dimostrando di voler proseguire l’interlocuzione avviata per trovare una soluzione comune ai vari problemi. È molto significativo che questa volontà di ascolto e dialogo venga espressa in forma congiunta per i due ministeri implicati dirittamente dall’eventualità dei tagli. Intanto accogliamo con favore la notizia che non sia stato stilato alcun elenco ufficiale delle prefetture a rischio chiusura, pertanto anche in questo senso il tavolo rimane aperto. Durante l’incontro abbiamo sottolineato con forza come si possa ragionevolmente valutare di effettuare tagli all’amministrazione centrale e non nei territori, garantendo quindi allo stesso tempo le esigenze di riorganizzazione e quelle di spendig review”.

Il taglio era comparso su una bozza di documento che il Governo aveva trasmesso ai sindacati, , una decisione che aveva scatenato una serie di proteste da parte dei territori, poi arrivate anche in Parlamento.

“Il taglio delle sedi di cui era stata ipotizzata la chiusura – ha detto l’ On. Maria Greco – comporterebbe un risparmio di appena 6 milioni, cifra che potrebbe essere oggetto di risparmi nell’intero territorio nazionale e non solo nelle 23 aree il risparmio si può fare sugli affitti e anche a livello centrale, senza penalizzare i territori”

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