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Enna: Glorioso chiede la non riconferma di Sonia Alfano. La lettera inviata a Crocetta

glorioso foto

Al Presidente della regione Siciliana, On.le Rosario Crocetta

AIl’ Assessore Regionale all’Energia e ai Rifiuti AI Dipartimento Regionalee dell’ Acqua e dei Rifiuti

Ai Soci deIIa SRR

E p.c S.E. IL Prefetto di Enna

Al Questore di Enna.

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna.

OO.SS. provinciali RSU aziendali

Associazioni consumatori e utenti

On.le Sonia Alfano Commissaria Straordinaria Regionale SRR Enna

Signor Presidente, Signor Assessore, Direttore Dipartimento, Signori Sindaci, si prende atto della diffida ricevuta dalla Commissaria straordinaria On.le Sonia Alfano in merito ai presunti ritardi addebitabili a questo CDA in ordine agli adempimenti di cui alla legge n 9 del 8/4/2010, in particolare, art 7, 19 e alle prescrizioni della Ordinanza del Presidente della Regione 6/rif del 30/06/2016. Si osserva al riguardo quanto segue. La ricostruzione dei ritardi ipotizzati e il relativo addebito allo scrivente organo dalla Commissaria, On.le Sonia Alfano, non possono essere condivisi. Questo CDA dal suo insediamento, fine luglio 2016, ha lavorato con serietà e alacremente, dipanando una matassa di non poco peso e dimensione, in un contesto, purtroppo, di confusione normativa e regolamentare. Il Piano d’Ambito approvato da questa SRR il 26/02/2016, prontamente trasmesso, è stato approvato dalla Regione solo nei giorni scorsi , trasmesso con la nota del Dirigente Generale del DRAR prot. n. 47251/5S del 9/11/2016;

La circostanza contestata dalla Commissaria, on.le Sonia Alfano, ossia la mancanza della dotazione organica, secondo la quale tale mancanza ostacola la prosecuzione dell’iter previsto dalla legge n 9 del 8/4/2010 non corrisponde al vero e denota da parte della Commissaria regionale la mancanza invece di una visione completa sia del caso in specie, sia delle norme vigenti. L’accusa è una ricostruzione semplificatrice, forse frutto di un atteggiamento di ritorsione nei confronti dello scrivente Presidente, che a nome dei Sindaci della ex provincia di Enna ha fortemente contestato l’on.le Alfano nella riunione del 17 Novembre scorso, abbandonando l’aula in segno di protesta, per l’atteggiamento di attacco continuo e colpevolizzazione del lavoro fin qui svolto dagli stessi Sindaci. Infatti, il comma 8 dell’articolo 19 della legge n 9 del 2010 subordina il passaggio delle maestranze alla SRR solo dopo che vengano effettuati gli affidamenti ai sensi dell’art.15 della stessa legge e s.m.i. fatto che rappresenta il vero problema. Questi affidamenti non sono stati realizzati secondo le previsioni cronologiche di legge poiché le ARO sono in ritardo rispetto ai tempi assegnati dalla legge e dalle varie Ordinanze del Presidente, ( non certo per colpa di questo CDA o della SRR in generale) mentre altre che si sono attivate costituendo società in house sono tuttora bloccate da contrasti sindacali spesso spalleggiati dalla stessa Commissaria straordinaria che non sembra agire affatto in nome e per conto dei Comuni ma contro ! La SRR dovrà sostituirsi alle ARO in ritardo procedendo all’affidamento dei servizi con un unico affidamento. Tale sostituzione non è semplice e veloce. Occorre anche fare attenzione alle norme nazionali sui contratti pubblici. Se non viene reso esecutivo il Piano d’Ambito approvato nei giorni scorsi, con le necessarie modifiche, e realizzati tutti gli affidamenti dei servizi, nonché gli affidamenti degli impianti sovracomunali che sono attualmente chiusi perché non adeguati alle norme, il personale non potrà transitare da nessuna parte. Dunque, anche se fosse stata pronta la dotazione organica non si sarebbe potuto consumare il successivo passaggio dei dipendenti alla SRR se non con modalità provvisorie , e sempre alla stessa Ato Enna Euno spa in liquidazione e commissariata, rimanendo viva, invece ,la problematica del pagamento di salari, stipendi e contributi. Riguardo alla dotazione organica si precisa, inoltre, quanto segue. Il Cda insediatosi a fine Luglio ha prontamente esaminato l’elenco del personale in forza e definito ai sensi della normativa vigente l’elenco provvisorio degli aventi diritto al passaggio ai sensi dell’art. 19 della legge n 9 del 8/4/2010 nel nuovo sistema della SRR. Tale passaggio è subordinato all’esame dei requisiti di cui ai commi 6 e 7 dell’art. 19 della medesima legge n 9 del 2010, che richiamano anche i requisiti dell’art. 45 della legge regionale n 2 del 8/02/2007 nonché dell’art. 61 della legge regionale 14/05/2009 n 6. L’esame dei requisiti non è stato affatto semplice stante anche il ritardo con cui l’ATO ha fornito le informazioni relative al personale ( informazioni tuttora al vaglio) e l’interpretazione prudente e non unanime della norma con le parti sindacali con cui c’è stato un serio e duro confronto. Il nuovo Cda si è insediato il 27/07/2016, fino a quella data non poteva operare, la richiesta dei dati è stata formulata il 29/08/2016, il tempo di approfondire lo stato dell’arte degli adempimenti da svolgere. I dati sono pervenuti il

14/10/2016 e prontamente sono stati esaminati, è stata avviata la concertazione con le parti sindacali che si è conclusa per quanto riguarda gli aspetti inerenti i criteri di selezione del personale in data 14/11/2016, mentre il giorno successivo, il 15/11/2016, vi è stato un serrato confronto con le associazioni dei consumatori le quali sollevano specifici problemi giuridici al transito del personale nella nuova SRR e per tali ragioni si sono rivolte – pare – alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, minacciando di fatto questo CDA, che opera nella assoluta e prudente osservanza della legge. Contestano, alcune associazioni , in particolare, riguardo al personale, la mancata applicazione della sentenza del Tribunale di Enna promossa dal Comune di Troina nel 2012/13 ed emanata nel 2016, la quale pone seri problemi di procedura in ordine alla prosecuzione dell’iter che porterà alla formulazione della dotazione organica , ben più gravi di eventuali ritardi umani, forse meglio definibili quali prudenti atteggiamenti e seria valutazione di una complessa normativa , nonostante le forti pressioni sociali e sindacali da più parti ricevute, anche manifestate in maniera poco ortodossa in qualche occasione dai comprensibili disperati lavoratori dell’Ato Enna Euno Spa in liquidazione gestiti attualmente dalla commissaria straordinaria, on.le Sonia Alfano. A tal proposito si diffida la stessa commissaria regionale, On.le Sonia Alfano, dal continuare a infondere nell’opinione pubblica a mezzo stampa e colloqui con le maestranze l’idea che l’origine di tutti i mali dell’Ato siano i Sindaci, poiché questo mette a repentaglio la sicurezza e l’incolumità degli stessi, in particolare del sottoscritto, che non gode di alcuna protezione, né vuole goderne. Allo stato la SRR di Enna può vantare: – l’approvazione del Piano D’ambito trasmesso con la nota del Dirigente Generale del DRAR prot. n. 47251/5S del 9/11/2016; – l’approvazione dell’elenco provvisorio dei dipendenti aventi i requisiti di cui all’art. 19 della legge n 9 del 2010, commi 6 e 7; – il completamento della procedura di concertazione con i sindacati relativamente all’elenco provvisorio degli aventi diritto al transito, seppur con gli stessi la concertazione continuerà per le altre fasi dell’iter; Nei 19 Comuni che compongono la SRR sono state fatte le seguenti scelte di affidamento del servizio: – Nicosia: gara già affidata a privato da tempo; – Centuripe e Regalbuto: hanno costituito un Aro e affidato nei tempi previsti in house a società di proprietà dei due Comuni attiva e già operante; – Leonforte e Nissoria: hanno costituito un Aro e affidato dopo il 15 di Luglio 2016 a società in house di proprietà dei due Comuni il servizio. Attualmente la società in house non può partire per l’opposizione dei sindacati e della commissaria straordinaria on.le Alfano che non ravvisa la legittimità di questa procedura, essendo stato l’affidamento successivo alla data del 15/07/2016 come prescritto da una ordinanza presidenziale; – Barrafranca: ha espletato tutte le procedure rispetto alle norme e alle ordinanze, resta in attesa di un visto di conformità dal parte della SRR al Piano d’Ambito per affidare attraverso l’Urega l’appalto del servizio;

– Pietraperzia: in attesa di visto di conformità dal parte della SRR al Piano d’Ambito per attivare la gestione comunale del servizio; – Troina: ha costituito l’ARO e ha provveduto a farsi approvare il Piano d’intervento e sta attivando le procedure per la costituzione di una società in house; A parte questi 8 Comuni gli altri 11 non hanno fatto altro che costituire l’ARO, per cui la SRR ai sensi della Ordinanza regionale 6/rif dovrà sostituirsi promuovendo per gli stessi un affidamento unico. Ma nel fare questo non pochi sono ancora i dubbi che si devono chiarire, in particolare, se a questo punto si debba procedere con una gara di appalto a terzi, oppure se gli 11 Comuni possono gestire con un affidamento in house il servizio e se questa decisione debba essere votata dai dodici Comuni oppure assunta dal CDA della SRR. Ma il termine del 15/07/2016 proposto da una Ordinanza non può secondo alcuni essere ritenuto perentorio. Una interpretazione in senso affermativo forse creerebbe più problemi di quelli che si vorrebbero risolvere. ( l’Assessorato competente dovrà chiarire si spera in un incontro che il CDA ha già chiesto in data 11/11/2016 ma di cui ancora non si è avuto riscontro). Ma vi è di più. La SRR solo nei giorni scorsi ha potuto concludere una Convenzione con la società Enna Euno Spa in liquidazione, che ancora gestisce il servizio seppur in una situazione di grave crisi di liquidità, per poter utilizzare il personale necessario a svolgere tutti i procedimenti che sono in capo alla stessa, operando in una situazione di precarietà. La SRR al momento non ha un proprio personale dipendente, questo impedisce e ha impedito un normale svolgimento delle attività istruttorie. In conclusione. Il percorso di attuazione del dettato normativo della legge n 9 del 8/04/2010 non è stato – né lo è – assolutamente ostacolato da inerzia, colpevole o dolosa, degli organi amministrativi della SRR, né dai Sindaci. In particolare, nulla si può osservare in questo senso allo scrivente CDA insediatosi il 27/07/2016. La minaccia di un intervento sostitutivo è incomprensibile e produrrebbe l’azzeramento del lavoro fin qui svolto con grave nocumento per tutto il sistema nonché per gli stessi lavoratori che vedrebbero ancora più allontanarsi la meta di una occupazione stabile e sicura all’interno del nuovo sistema SRR. Il CDA della SRR ha poi costituito in questa vicenda un collante tra i vari Comuni soci e il Sistema provinciale, smussando incomprensioni del passato, attività che imposta dall’alto non sortirebbe lo stesso effetto, ma produrrebbe ulteriori ritardi. La complicata normativa regionale spesso intrecciatasi con opposte soluzioni prospettate dalla varie Ordinanze del Presidente, la situazione della società Enna Euno spa in liquidazione, il mancato avvio delle 11 ARO nei tempi previsti dalla normativa, gli impianti provinciali della discarica di Cozzo Vuturo, di Compostaggio e il CIR di Gagliano chiusi ancora, tutti questi fatti ci pongono in una situazione di ritardo e di impossibilità di ricollocare immediatamente e contestualmente tutto il personale tutt’oggi in forza. Se vogliamo essere rispettosi della legge non possiamo fare in pochi giorni quello che non si è fatto in sei anni. Questi ritardi sono anche stati dovuti allo scontro intestino della varie parti politiche , sociali, economiche e sindacali coinvolte, che si dividono tra coloro che propendono per

un modello centralizzato di gestione unica provinciale e coloro che, invece, memori della inefficienza di una gestione aziendale che ha portato un debito societario stimato intorno ai 160 milioni di Euro in 12 anni di gestione, vorrebbero un modello di ambito territoriale ottimale così come ispirato dalla modificata legge n 9 del 8/4/2010 nel 2012 con la legge n 3 del 9/01/2013, che riportò la gestione del servizio di igiene urbana nella sfera comunale con la creazione degli ARO. Ora si auspica, nelle more della creazione del nuovo sistema della SRR, così come voluto dalla modifica di legge con al centro gli ARO, la prosecuzione della gestione commissariale, con altro commissario che non abbia ostilità preconcetta nei confronti dei Sindaci , per garantire il delicato momento di passaggio per almeno altri sei mesi. Rimane poi il nodo, a parere dello scrivente CDA , circa il soggetto giuridico che dovrà assumere il personale in via definitiva, una volta fatti gli affidamenti dei servizi e degli impianti provinciali, stante il fatto che secondo il tenore letterale del comma 7 e 8 dell’art. 19 della legge n 9 del 8/04/2010 individuerebbe la SRR, ma che ciò porrebbe la SRR nella situazione di diventare una società “ interinale” violando le norme nazionali in materia, prospettando un modello di “distacco” atipico, ponendo non indifferenti problemi in ordine alle corresponsioni previdenziali e assicurative, in particolare dei soggetti lavoratori che si trovassero in situazione di inoperosità per causa oggettiva indipendente dalla loro volontà, una volta assunti. In questi casi i lavoratori reclamerebbero dalla SRR legittimamente i salari e gli Enti previdenziali e assicurativi le loro aliquote sulla retribuzione. Tali costi peserebbero sulla SRR in assenza di alcun correlato ricavo. La SRR ha ricavi solo per le spese necessarie al suo stretto funzionamento amministrativo, come prevede lo statuto sociale. Di conseguenza ogni ramo d’azienda del nuovo ambito territoriale che per qualche ragione dovesse interrompere la sua funzionalità arrecherebbe un danno diretto alla SRR, in assenza attualmente della definizione di meccanismi di salvaguardia previsti dalla legge. L’ assunzione immediata di tutti i dipendenti non è prevista se non dopo il completamento dei singoli affidamenti, per servizio SRT e/o gestione di impianti comunali o sovracomunali. Ma se il dipendente deve essere assunto dalla SRR, questa rimane responsabile degli obblighi tipici, giuridici ed economici, del datore di lavoro. L’idea che i costi generati dal rapporto di lavoro di numerosi dipendenti che si trovassero in situazione oggettiva di non potere espletare la loro prestazione lavorativa, comunque offerta, possano essere ripartiti tra i Comuni soci, apparentemente contenuta nelle pieghe della normativa, sembra in pratica assai improbabile che possa essere attuata e, stante alla storia degli ATO, porterebbe alla creazione di altre voragini di debiti come in passato. Soprassediamo, che non è il caso qui di trattare, sulla questione dei contenziosi futuri, anche per ragioni disciplinari, che vedrebbero tre soggetti coinvolti : il lavoratore, la società utilizzatrice e la SRR !!!! Si respingono le argomentazioni espresse nella nota di diffida in oggetto che vorrebbero essere poste alla base di una azione commissariale di sostituzione del CDA nell’iter di approvazione della dotazione organica, o in altri atti connessi, CDA legittimamente eletto dall’Assemblea dei soci il 15/07/2016, nelle persone del Sindaco di Nissoria, Dott. Armando Glorioso, Presidente, dei sindaci Componenti di Troina, Dott. Sebastiano Fabio Venezia, di Pietraperzia, Dott. Antonino Bevilacqua. Non si condivide il motivo della diffida di cui in oggetto e ci si riserva di porre in essere ogni iniziativa sul piano politico e giudiziario a difesa dell’operato del CDA, della SRR e dei Comuni soci della stessa, nonché a salvaguardia della incolumità dei Sindaci e della loro onorabilità a fronte di continui attacchi inopportuni da parte del Commissario straordinario, On.le Sonia Alfano, di cui si chiede la non riconferma, per incompatibile ostilità evidente contro i Sindaci, dopo il 30/11/2016 .

Con Osservanza. Il Presidente del Cda della SRR – 6 – Enna Dott. Armando Glorioso

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