Enna 04/03/2017 – “Il circo mediatico e la vera e propria macchina del fango messa in moto attorno alla vicenda giudiziaria che riguarda il padre del Segretario nazionale del PD, Matteo Renzi, e il Ministro Luca Lotti, sono indegni di un paese civile dove la presunzione di innocenza è, ancora, elemento fondamentale del diritto”.
A dichiararlo l’ex Senatore Vladimiro Crisafulli, commentando le notizie di stampa sull’inchiesta in corso sulla “Consip”.
“Intervengo su questa vicenda – aggiunge Crisafulli – con una certa cognizione di causa, essendo io stesso stato vittima di un meccanismo perverso, innescato abitualmente dalla stragrande maggioranza dei mezzi di informazione, che vede la persona oggetto di indagini alla stregua di un condannato in via definitiva. Si diventa, così, vittima di titoloni a quattro colonne e bollati come “indesiderabili”, quando, come nel caso di Tiziano Renzi e di Luca Lotti, si è ancora ai primi passi dell’indagine. Quando poi si giunge all’archiviazione o all’assoluzione alla notizia non vede dato nessun rilievo”.
“Non posso, quindi – conclude l’ex parlamentare ennese – che manifestare tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza al Segretario Matteo Renzi ed al Ministro Luca Lotti per l’indecente campagna di stampa di cui sono oggetto, sicuro che il proseguo dell’indagine farà piena luce sull’estraneità ai fatti contestati a Tiziano Renzi ed a Luca Lotti”.
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