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Viadotto A19, Class-Action, dal 3 maggio 14 treni in più o il volo Pa-Ct?
Viadotto A19, Class-Action, dal 3 maggio 14 treni in più o il volo Pa-Ct?
— 17 aprile 2015
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Le associazioni di categoria delle imprese hanno promosso una class-action contro la Pubblica Amministrazione per i danni provocati dal crollo del viadotto sulla A19. Il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, quello di Catania Enzo Bianco e il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, hanno annunciato, ognuno per proprio conto, l’avvio delle trattative con le compagnie aeree per l’istituzione di un volo aereoPalermo-Catania. L’Assessore Giovanni Pizzo ha ottenuto da TreniItalia l’istituzione di 14 collegamenti giornalieri tra i due capoluoghi.
La class action contro la Pubblica Amministrazione per il cedimento del viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania è stata decisa da Adiconsum Pa-Tp, Confcommercio Palermo, Confindustria Palermo, Confartigianato Palermo e Cisl Pa-Tp.
Le associazioni anno dato mandato all’Avv. Alessandro Palmigiano di agire affinché la Pubblica Amministrazione si attivi immediatamente per risolvere il disservizio. Se entro 90 giorni dalla diffida la P.A non si attiverà per promuovere un progetto o un programma di ripristino dell’asse di collegamento viario, le associazioni possono chiedere al Tribunale Amministrativo di emettere un provvedimento per supplire all’eventuale inerzia della pubblica amministrazione.
La class-action riguarda anche il risarcimento dei danni che le associazioni si riservano di chiedere dopo l’accesso agli atti, per verificare se vi siano delle responsabilità del’ANAS, ente proprietario dell’A19. Le Associazioni di categoria ritengono che ANAS, in qualità di ente proprietario dell’autostrada, aveva un preciso obbligo di manutenzione da svolgere in maniera diligente e costante. Se l’esame degli atti farà emergere che c’erano probabilità che il crollo potesse avvenire e che non è stato tutto quello che si poteva per intervenire, l’ANAS potrebbe essere esposto a azioni risarcitorie miliardarie chieste da cittadini e imprese danneggiate.
I nuovi collegamenti
La prima concreta azione di contenimento del disagio causato dall’interruzione dei collegamenti autostradali tra Palermo e Catania, arriva da TreniItalia. Dal 3 maggio i treni che collegheranno Palermo e Catania in 2,58h saranno 14, una ogni due ore, con fermate a Termini Imerese, Caltanissetta Xirbi, Enna. La richiesta per il potenziamento della tratta è stata inoltrata dall’Assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo. Prezzo stimato del biglietto, 12€.
La trattative per l’istituzione della tratta aerea sono state avviate dal Presidente della Gesap, Fabio Giambrone e il Direttore commerciale dello scalo di Palermo, con la Ryaneir a Roma. I voli potrebbero essere due al giorno. La tratta potrebbe essere istituita anche dalla compagnia di bandiera Alitalia, con la quale sono stati già avviati colloqui. Riguardo ai voli sono molte le perplessità circa la loro utilità e sostenibilità economica.
Le perplessità sul volo aereo.
Sul tema è intervenuto il Presidente del Distretto Turistico delle Madonie, Mario Cicero, al quale la proposta di istituire la tratta aerea Palermo – Catania e Catania – Palermo è sembrata una battuta. Per Mario Cicero non si capisce perché “un siciliano dovrebbe impiegare circa un’ora del suo tempo fra check-in e bagagli, una mezz’ora abbondante per le operazioni di imbarco, volare per venti minuti, raggiungere Punta Raisi o Fontanarossa, scendere, attendere i bagagli, congedarsi dall’aeroporto per poi impiegare, nella migliore delle ipotesi, altri 30 minuti per arrivare a Palermo a Catania. Secondo il Presidente del Distretto delle Madonie, la sostenibilità economica della tratta aerea può reggersi solo sulle spalle dei contributi pubblici della Regione o dello Stato. “La politica siciliana non si pieghi agli interessi dei lobbysti – dice Mario Cicero – Una classe dirigente seria e matura avrebbe il dovere di raccogliere, dall’enorme disagio provocato dal cedimento del Viadotto Himera, l’unico dato concreto che viene offerto agli occhi dell’Italia intera: la condizione fatiscente della viabilità interna e l’insufficienza della rete ferroviaria attuale.”
I siciliani bocciano il collegamento aereo che sembra più la corsa all’annuncio che non la risposta efficiente a una effettiva esigenza. Vale infine la pena ricordare che il collegamento aereo tra Trapani Birgi e Catania esisteva fino a 3 anni fa, svolto da Windjet e costava 45€. Ci sarà un motivo per il quale non esiste più.
di Roberto Conigliaro – Resapubblica.it
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